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Commissione d'indagine sulla xylella, Azione: "Accertare eventuali responsabilità"

La commissione discuterà sulla base di un rapporto istruttorio redatto dall’Osservatorio fitosanitario regionale e contenente gli atti adottati da tutte le autorità interessate. Entro 12 mesi dovrà condurre a delle conclusioni

L'effetto della xylella

BRINDISI - Nella giornata di oggi è stata approvata la proposta di legge per l'isituzione di una commissione d'indagine sulla xylella. L'intento sarà quello di fare chiarezza in merito alle misure di contenimento apportate in questi anni ed accertare eventuali responsabilità amministrative. 

La commissione nascerà "per affermare il primato della prova scientifica contro la credulità e la magia, accreditare con maggiore vigore le misure di contenimento nelle aree non ancora colpite e contrastare ogni tipo di raggiro su rimedi non supportati dalla scienza”. 

Lo dichiarano il consigliere e commissario regionale della Puglia di Azione Fabiano Amati ed i consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea. Sono stati loro i proponenti e sottoscrittori della proposta di legge.

“Le azioni di contenimento della xylella sono state oggetto negli anni di forte contrapposizione politica, che non ha per nulla aiutato ad evitare la distruzione di gran parte del paesaggio ulivetato pugliese - si legge in una nota condivisa da Azione -. Tale contrapposizione ha purtroppo prodotto gravi ritardi nell’attività di contenimento del batterio e di distruzione della popolazione dell’insetto vettore".

"La conoscenza in dettaglio di quanto avvenuto e degli atti amministrativi adottati  - prosegue la nota - risulta necessaria a mettere a punto con maggiore chiarezza il profilo delle responsabilità, per meglio governare sia le attività di contenimento in corso che le politiche di ricostruzione produttiva e paesaggistica nella parte centro-meridionale della Puglia". 

Il lavoro della commissione

La commissione discuterà sulla base di un rapporto istruttorio redatto dall’Osservatorio fitosanitario regionale e contenente gli atti adottati da tutte le autorità interessate (regionali, nazionali o internazionali). Oppure, analizzerà gli atti proposti e non adottati, specificando l’attuazione o i profili di problematicità nell’attuazione, eventuali iniziative giurisdizionali anche interferenti, con relativi esiti, e il tutto corredato di ogni riferimento numerico-statistico. 

Inoltre, potrà disporre audizioni e concluderà i suoi lavori con la votazione di una relazione, consistente in una prima parte contenente i rapporti istruttori formati dalle strutture tecniche regionali; una seconda parte contenente la trascrizione in forma riassuntiva delle domande e delle risposte oggetto delle audizioni; infine, una terza parte contenente le conclusioni. Queste ultime dovranno arrivare già entro dodici mesi.

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