Due consiglieri comunali stranieri a Palazzo Imperiali: le loro storie
Il 27 gennaio, Giornata delle Memoria, l'imam Mohammed Hadef e il giovane Mohammed Keita, arrivato dal mare, entreranno a Palazzo Imperiali
FRANCAVILLA FONTANA - Domenica 27 gennaio urne aperte a Francavilla Fontana per l’elezione dei due consiglieri stranieri aggiunti in rappresentanza della comunità dei cittadini stranieri extracomunitari residenti nel territorio comunale. I consiglieri stranieri, così come previsto dallo statuto comunale, avranno il diritto di partecipare e di prendere parola nelle sedute del consiglio comunale e nelle commissioni permanenti.
I due consiglieri aggiunti avranno inoltre la possibilità di avanzare proposte che, se riconosciute meritevoli dalla conferenza dei capigruppo, potranno costituire ordini del giorno su cui il consiglio comunale dovrà esprimersi. Le due figure elette non avranno diritto di voto, non concorreranno a formare il numero legale delle sedute ed eserciteranno il loro ruolo a titolo gratuito.
Mohammed Hadef, soprattutto, è l’imam della moschea di Latiano e segretario dell’Associazione La Speranza, sempre a Latiano, che da anni si occupa di agevolare l’integrazione degli immigrati sul territorio italiano. Da lungo tempo l’imam Hadef si occupa di volontariato nel settore della mediazione interculturale, e per professione si occupa anche di favorire gli scambi commerciali tra Italia e Marocco.
Poiché in Africa gli era stata negata la possibilità di studiare, non appena giunto presso la comunità per minori, ha voluto imparare la lingua italiana frequentando assiduamente i corsi di alfabetizzazione. Nel 2016 si è trasferito a Francavilla Fontana presso lo Sprar Baiti dove è stato accolto e seguito nel suo percorso di studi.
Keita, infatti, dapprima ha ottenuto la licenza media e successivamente si è iscritto all’Istituto Tecnico Commerciale “Giovanni Calò” che ha frequentato con ottimi risultati fino al quarto anno. Da aprile del 2018 è stabilmente impiegato presso una azienda leader del settore agroalimentare di Francavilla, ha affittato un appartamento, e spera di riuscire a diplomarsi nel più breve tempo possibile.
“In altri termini, al cinismo e all’imbarbarimento dei comportamenti e dei costumi, la nostra Città vuole rispondere con la condivisione delle regole e delle responsabilità. Sono anche fermamente convinto che la politica debba riappropriarsi del suo ruolo di guida e non limitarsi a fare proprie le pulsioni e gli istinti dell’opinione pubblica per mere ragioni di convenienza elettorale. È molto significativo – conclude Attanasi – che l’elezione dei consiglieri stranieri avvenga in una data simbolo della Memoria, quale il 27 gennaio, perché è nostro dovere ricordare e, allo stesso tempo, agire perché ciò che è accaduto non possa ripresentarsi sotto altre forme.”