Ciclo dei rifiuti urbani: tutte le decisioni cruciali rinviate a fine settembre
Se tutto procederà secondo il cronoprogramma stabilito, entro la fine di settembre si dovrebbe giungere a importanti decisioni per la gestione del ciclo dei rifiuti sia nell'Ambito di raccolta ottimale di Brindisi (Aro), che in quello più vasto - coincide con il territorio provinciale - controllato dall'Organo di governo d'ambito (Oga) per i nuovi impianti di compostaggio
BRINDISI – Se tutto procederà secondo il cronoprogramma stabilito, entro la fine di settembre si dovrebbe giungere a importanti decisioni per la gestione del ciclo dei rifiuti sia nell’Ambito di raccolta ottimale di Brindisi (Aro), che in quello più vasto – coincide con il territorio provinciale – controllato dall’Organo di governo d’ambito (Oga) per i nuovi impianti di compostaggio.
Una nota del Comune di Brindisi informa che stamani si sono riuniti in successione prima l’assemblea dei Comuni dell’Aro che fa riferimento al capoluogo, poi quella dell’Oga. All’ordine del giorno dell’Aro Brindisi vi era la presa d’atto degli aggiornamenti apportati al capitolato per l’appalto decennale per la raccolta di rifiuti solidi urbani, che sarà a base del bando per la designazione del nuovo gestore unico.
L’assemblea dell’Oga era chiamata invece a completare la procedura di identificazione dei siti dove dovranno sorgere gli impianti di compostaggio della provincia di Brindisi. I sindaci dei Comuni di Brindisi e di Torre Santa Susanna hanno dichiarato che i rispettivi consigli comunali hanno dato il via libera alla realizzazione di altrettanti impianti di compostaggio da 20.000 tonnellate cadauno. Quello di Carovigno, invece, ha chiesto un rinvio per poter riunire nuovamente il consiglio comunale. Una nuova riunione dell’Oga, è stata perciò fissata per 19 settembre alle ore 10 (Nella foto, Consales all'assemblea Oga).
Va detto che la giunta Consales ha ottenuto l’assenso del consiglio comunale per una problematica ubicazione dell’impianto di compostaggio in un’area del petrolchimico che dovrà essere ovviamente acquistata ma, soprattutto, bonificata a caro prezzo. Scelta motivata con la mancata convenienza ad utilizzare altri terreni in zona industriale in capo all’Asi. Ma non sono state quantificati né la spesa complessiva per l’opzione petrolchimico, né i tempi, che sarebbero dettati dai tempi della bonifica.
I gruppi dell’opposizione di centrodestra di Brindisi (che si erano astenuti sull’opzione petrolchimico) ora propongono che si rinuncia a dividere in tre impianti il compostaggio dei Comuni dell’Oga, e si riunisca tutto nell’unico impianto già esistente sempre in zona industriale a Brindisi, previo il suo ampliamento per raggiungere la capacità di 60mila tonnellate annue fissata dalla Regione Puglia, ed utilizzare così rapidamente i fondi disponibili. (Le foto sono di Gianni Di Campi)