La seconda giovinezza della libreria Piazzo: vincenti le aperture domenicali
La seconda giovinezza della libreria Piazzo. La storica libreria brindisina, dopo la morte dell'anziana proprietaria, è stata rilevata da due librai mesagnesi che hanno riportato le vendite ai livelli del periodo pre-crisi. E i progetti in cantiere sono ancora tanti
BRINDISI - La seconda giovinezza della libreria Piazzo. La storica libreria brindisina, dopo la morte dell’anziana proprietaria, è stata rilevata da due librai mesagnesi che hanno riportato le vendite ai livelli del periodo pre-crisi. E i progetti in cantiere sono ancora tanti. Racconta Andrea Calavita che, per lui e per il suo socio Domenico Pinto, la libreria Piazzo rappresentava quasi un sogno: così, quando l’ormai anziana proprietaria è deceduta, non hanno esitato a contattare gli eredi per l’acquisizione.
Un settore, quello letterario, che è stato in grado di reagire bene alla crisi grazie a una forte propensione alle promozioni e alle numerose edizioni economiche (basta notare il grande successo della collana Live di Newton Compton), a un rapido adattamento alle evoluzioni in campo tecnologico attraverso il crescente mercato degli eBook e dei eReader, e alla creazione di un microcosmo fatto di eventi che vanno oltre il mero tema culturale ma che fanno molto spesso delle librerie un vero e proprio punto di incontro: un discorso relativamente semplice in librerie franchising, ma che in una libreria indipendente, seppur storica e importante come la Piazzo, diventa una scommessa.
I due mesagnesi, tuttavia, sono fieri di questa vocazione chiaramente non commerciale che permette loro di fare scelte basate principalmente sulla ricercatezza dei titoli, volte a soddisfare anche i lettori più esigenti: dalla Piccola Biblioteca Einaudi a Adelphi, da un ampio catalogo new age al ricco settore professionale. La vita in libreria rappresenta un’altra caratteristica unica nel sul genere: a scapito delle dicerie, Andrea e Domenico raccontano di aver trovato in Brindisi un "territorio vivo" e pieno di interesse, tanto che si è spontaneamente creato un gruppo di lettura, il cui prossimo incontro si terrà il 6 maggio, che si riunisce regolarmente.
Per il futuro, i due librai hanno intenzione di pensare ai più piccoli, ampliando una già selezionata offerta di giocattoli educativi e di letteratura per bambini e organizzando attività di animazione. In cantiere, però, c'è anche l'idea di organizzare dei cineforum, oltre a quella di mantenere elevato lo standard del settore professionale, da sempre uno dei punti di forza della libreria. L'attenzione è rivolta, inoltre, al mondo elettronico, un settore in costante crescita ma che nello spazio fisico delle librerie deve fare i conti con l'assenza della possibilità di un effettivo sviluppo logistico per la sua realizzazione.
Per questi e mille altri motivi la storia di Andrea e Domenico rappresenta indubbiamente un esempio per l’imprenditoria brindisina, per l’imprenditoria culturale in particolare, e per la loro scommessa vinta.
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