Alga tossica, il primo monitoraggio rileva scarsa presenza
Sono già stati pubblicati da Arpa Puglia i dati del primo monitoraggio quindicinale delle concentrazioni di colonie dell’alga tossica Ostreopsis ovata nelle acque costiere della regione, e presto seguiranno quelli della seconda metà di giugno
Sono già stati pubblicati da Arpa Puglia i dati del primo monitoraggio quindicinale delle concentrazioni di colonie dell’alga tossica Ostreopsis ovata nelle acque costiere della regione, e presto seguiranno quelli della seconda metà di giugno. Premettendo che l’Ostreopsis, organismo alieno importato in Mediterraneo probabilmente viaggiando sulla carena delle navi che battono le rotte degli oceani meridionali, prolifera in determinate condizioni di temperatura ed irraggiamento del mare sottocosta, a giugno non ha trovato condizioni favorevoli, mentre nei primi giorni di luglio l’assenza di mareggiate, l’irradiazione solare e l’innalzamento di non pochi gradi della temperatura media dell’acqua, potrebbero aver mutato la situazione. Ma si vedrà con i risultati del terzo monitoraggio, quello relativo alla prima quindicina di luglio.
Ciò che si nota sull’acqua, quando l’Ostreopsis è presente, sono le infiorescenze marroni dell’alga tossica, che solo una bella mareggiata può disperdere. Nel contempo, proprio le mareggiate disperdendo le colonie le immettono nebulizzate nell’aerosol marino, facilitandone l’introduzione nel sistema respiratorio umano. I sintomi sono molto simili a quelli dell’influenza: febbre, tosse, mal di testa, raffreddore e talvolta difficoltà respiratoria, crisi allergiche.
Se ingerita attraverso prodotti ittici che maggiormente assimilano l’Ostreopsis, come ricci di mare e molluschi, i sintomi saranno quelli della gastroenterite. In caso di alte concentrazioni di Ostreopsis, con casi di impatto sulla salute umana e sulle specie bentoniche (morie di ricci di mare e molluschi) il tavolo tecnico presso l’assessorato regionale alla Sanità incarica la Asl competente per territorio della ripetizione dei controlli sino alla scomparsa delle conce trazioni elevate, mentre tocca si sindaci emettere nel caso ordinanze con divieto di prelievo, vendita e consumo della fauna soggetta a contaminazione. Sino ad oggi, una tale circostanza si è verificata solo in territorio di Fasano una sola volta.