Gli studenti del Fermi e del Monticelli nel Palazzo dell’Onu
Sette giorni a New York per il progetto Change the World su simulazioni diplomatiche: 1.600 ragazzi provenienti da 92 Paesi. Nel gruppo degli "inviati" di Brindisi, Ludovica Burlizzi, la più giovane: 14 anni, ha rappresentato il Nepal. "Esperienza emozionante, da ripetere"
BRINDISI – Qualcuno è diventato maggiorenne da poco, per gli altri il traguardo dei 18 anni è lontano, per una settimana sono stati ospiti nel Palazzo di vetro dell’Onu, a New York, alle prese con le risoluzioni e le riunioni in commissione. Hanno lavorato come i grandi della Terra gli studenti del liceo Scientifico Monticelli-Fermi di Brindisi che hanno partecipato al progetto “Change the world”.
Quest’ultima è la più giovane partecipante al progetto nel quale ha creduto il dirigente scolastico Anna Maria Quarta: ha 14 anni appena, è iscritta al primo anno dell’indirizzo europeo, ottimi voti nella classe 4 A, studia inglese, francese e tedesco e spera un giorno di lavorare in quel palazzo, per conto dell’Onu, o di prestare consulenza per aziende di respiro internazionale.
A Ludovica Burlizzi è toccato il compito di rappresentare la difficile situazione vissuta dal Nepal ai colleghi componenti dell’assemblea generale delle Nazioni Unite: “E’ stata un’esperienza bellissima ed emozionante”, dice la studentessa di ritorno dalla Grande Mela con gli amici del Monticelli e del Fermi. Ad accompagnarli c’era la vice preside Teresa Nacci che ha seguito i ragazzi passo dopo passo, assieme al coordinatore del progetto per la Regione Puglia, Marco Stasi.
“Parlando all’assemblea ho spiegato che il Nepal dipende ancora dalle grandi Nazioni e che il Paese vive una situazione difficile anche sul fronte del riconoscimento dei diritti fondamentali dell’uomo”, spiega la studentessa. “Ho illustrato la realtà in inglese e lo stesso hanno fatto i miei colleghi per i Paesi di cui erano rappresentanti”.
Il change the world Model è un laboratorio di formazione nel quale vengono riprodotti in maniera fedele alla realtà i meccanismi di funzionamento degli organi delle Nazioni Unite: gli studenti arrivano da ogni parte del mondo e si confrontano come fanno i “grandi” della terra su problematiche attuali, le stesse che scandiscono le agende dei lavori di capi di Stato e di Governo.
Nella sala dell’assemblea generale delle Nazioni Unite si è svolta la cerimonia di inaugurazione a cui hanno partecipato, tra gli altri, Enrico Letta, Letizia Moratti, Lucio Caracciolo, Sebastiano Cardi, Paolo Magri, Marco Tardelli e Andrea Pirlo. “E’ stato davvero incredibile, spero di avere altre possibilità di questo tipo”, dice la ragazza.
L’ultimo giorno in cui la delegazione di Brindisi è stata a New York, il terrorismo ha attaccato Bruxelles seminando terrore e morte. Prima ancora, l’incidente stradale a Tarragona, in Catalogna (Spagna) nel quale hanno perso la vita studentesse italiane che partecipavano a un progetto Erasmus: “La paura c’è sempre visto quello che raccontano i tg e i giornali, ma noi andiamo avanti”, dicono gli studenti. “Può avvenire ovunque ma non per questo possiamo restare paralizzati”.
Hanno voglia di fare e molto da dire questi giovani che grandi lo sono già a dispetto dell’età e si sono fatti conoscere. Sono l’orgoglio di Brindisi, ragazzi di cui andare fieri e per i quali lavorare costruendo il futuro che meritano.