Agricoltori infuriati, e il sindaco vuole aprire la caccia alle lepri del parco
Animalisti, ma fino a un certo punto. Il sindaco di Brindisi riapre a sorpresa il fronte di guerra contro le lepri del parco regionale delle Saline di Punta della Contessa, che continuano a cibarsi dei prodotti ortofrutticoli delle vicine aziende agricole
BRINDISI – Animalisti, ma fino a un certo punto. Il sindaco di Brindisi riapre a sorpresa il fronte di guerra contro le lepri del parco regionale delle Saline di Punta della Contessa, che continuano a cibarsi dei prodotti ortofrutticoli delle vicine aziende agricole. La decisione di chiedere alla Provincia una modifica del Piano faunistico venatorio è giunta dopo un incontro con una delegazione di agricoltori che hanno le colture adiacenti all’area di protezione Caracci -Trullo, dove sembra sia annidata la banda più agguerrita dei lepri, e quella che causa maggiori danni.
Insomma, Mimmo Consales, dopo le iniziative a favore dei cani brindisini, dal dog - park al cane di quartiere, all’ordinanza contro i maltrattamenti agli animali, e alla campagna (perdita davanti ai giudici amministrativi) contro gli spettacoli circensi, ora chiede licenza di uccidere per le lepri di Caracci – Trullo, che di danni alle colture ne provocano, come del resto gli storni (per i quali c’è una piccola deroga regionale di caccia).
C’è sempre un punto, allora, dove le strade di un sindaco e quelle delle associazioni animaliste si separano. “Nell'oasi di protezione indicata, infatti, vi è una forte concentrazione di selvaggina stanziale (lepri) che continua a distruggere ogni tipo di coltivazione, tanto è vero che tutte le aziende agricole della zona sono state costrette a cessare ogni attività, con la conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro a causa della inutilizzabilità dei terreni”, afferma il sindaco nel comunicato sull’incontro con gli agricoltori.
Insomma, via la tutela anticaccia al covo delle lepri, e via libera alle doppiette. Sino ad oggi pressioni di questo genere non sono servite a rimuovere i vincoli di tutela dall’aerea. E questa volta? In attesa degli eventi, e delle eventuali reazioni contrarie alla posizione assunta dal sindaco, va aggiunto che Consales ha chiesto che venga invece sottoposta a vincolo “un’ampia area” di contrada Montenegro dove la pratica della caccia “mette a repentaglio la vita dei cittadini che risiedono nella zona”.
Vale la pena ricordare che il pasticcio della proliferazione delle lepri di Punta della Contessa porta la firma dell’uomo e non della natura. Gli agricoltori della zona sono provati già da altre vicissitudini e non accettano più di subire danni economici. Ma la soluzione sta davvero nella strage dei roditori?