Ai raggi X tutte le chiacchierate di Bove e di Corlianò. Va avanti il processo
Ai raggi x tutte le conversazioni di Cesare Bove, ex direttore dell'Inps e quelle di Antonio Corlianò, imprenditore ed ex presidente dell'Enel Basket Brindisi. Incluse le chiamate di "minacce" che Bove avrebbe indirizzato al suo successore
BRINDISI - Ai raggi X tutte le conversazioni di Cesare Bove, ex direttore dell’Inps e quelle di Antonio Corlianò, imprenditore ed ex presidente dell’Enel Basket Brindisi. Incluse le chiamate di “minacce” che Bove avrebbe indirizzato al suo successore ai vertici dell’ufficio di piazza Vittoria.
Proprio dalle chiacchierate ascoltate ma anche grazie all'attività investigativa svolta si comprese il giro. Un ex maresciallo della Finanza, Pasquale Lisi riferiva a un avvocato, Giovanni Faggiano - secondo l'accusa - notizie coperte da segreto su attività della Gdf riguardanti una delle sue aziende. La figlia del finanziere fu poi assunta come guardia giurata in un istituto di vigilanza di cui il civilista era socio di maggioranza. Entrarono poi in scena marito e moglie, entrambi ai vertici dell'ufficio di Brindisi dell'Inps, Cesare Bove e Gabriella Iafelice (difesi dall’avvocato Massimo Manfreda) e Antonio Corlianò (difeso dall’avvocato Ladislao Massari e da Simona Attolini). La Colmec di Corlianò ottenne, sempre stando agli addebiti, un Durc alla velocità della luce. In cambio un contrattino a progetto. Quindi i tre abbonamenti per seguire le gesta della squadra di basket per le stagioni 2008 - 2011. Altrettanti "free pass" per il Verdi. Si aggiunse poi all’elenco quanto contestato dal pm Milto Stefano De Nozza a Bove nel marzo 2013 con un’ordinanza di applicazione di misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa.