Cronaca

Ai domiciliari, ma trovato in giro con soggetto noto alla giustizia

Faceva acqua da tutte le parti la versione data dal 37enne brindisino, A.Z. quando nel pomeriggio di ieri è stato sorpreso in via Basento al quartiere Perrino in una Smart in compagnia di un soggetto noto alle forze dell'ordine, quando invece doveva stare a casa in regime di arresti domiciliari

BRINDISI – Faceva acqua da tutte le parti la versione data dal 37enne brindisino, A.Z. quando nel pomeriggio di ieri è stato sorpreso in via Basento al quartiere Perrino in una Smart in compagnia di un soggetto noto alle forze dell’ordine, quando invece doveva stare a casa in regime di arresti domiciliari. “Mi sentivo male, dovevo andare in ospedale, ho incontrato lui sul pianerottolo e gli ho chiesto un passaggio”, ma quando la polizia lo ha incrociato la direzione di marcia non era quella che portava in ospedale e “lui”, abita in un’altra zona della città.

Poi la comunicazione alla sala operativa sulla necessità di dover andare al Pronto soccorso è stata fatta solo dopo l’incontro con i poliziotti (parlano i tabulati) e ancora quando poi gli agenti lo hanno accompagnato in ospedale i medici lo hanno trovato in perfetta salute. Per A.Z., quindi, è scattato un nuovo arresto, per evasione.

I fatti. Poco dopo le 16,30 di ieri una pattuglia della Sezione volanti della questura di Brindisi ha incrociato una Smart in via Basento, la vettura si è dileguata in poco tempo ma i poliziotti hanno avuto modo di vedere i due occupanti e riconoscerli, sapevano che colui che era seduto sul lato del passeggero doveva stare a casa perchè in regime di domiciliari, e che i guidatore era un soggetto già noto. I due, quindi, non potevano stare insieme. I poliziotti hanno eseguito un controllo più approfondito, si sono recati in via Ticino nell’abitazione del sospettato, e c’era l’auto incontrata poco prima.

E c’era anche A.Z. (il tizio seduto sul lato del passeggero) che ha spiegato ai poliziotti che quando lo hanno incontrato stava andando in ospedale perché non si sentiva bene e che il suo accompagnatore, C.T. 30 anni lo aveva incontrato sul pianerottolo e gli aveva chiesto un passaggio per arrivare in ospedale. La comunicazione alla sala operativa della questura che di prassi deve essere fatta da coloro che sono sottoposti a misure cautelari quando fanno spostamenti non autorizzati, però, è stata fatta solo dopo l’incontro di via Basento.

L’accompagnatore, peraltro, non vive al Perrino ma in ogni caso avendo precedenti penali non poteva stare con il 37enne. Dai controlli è emerso poi che la Smart era senza assicurazione e che il guidatore non aveva la patente perché revocata. Per lui, quindi, il fermo amministrativo dell’auto e la denuncia per guida senza patente.


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