Spari e tentata estorsione a un imprenditore agricolo: arrestato dalla Mobile
In carcere Walter Margherito, 38 anni, di Brindisi: gravi indizi di colpevolezza, le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della masseria. L'indagato è accusato anche di porto illegale di arma e danneggiamento. Nessuna denuncia
BRINDISI – Tentata estorsione a un imprenditore agricolo a colpi di pistola sparati alla sua auto, azione di fuoco a scopo intimidatorio ripresa dalle immagini del sistema di videosorveglianza della masseria: quelle registrazioni pesano sul conto di Walter Margherito, 38 anni, nato e residente a Brindisi, arrestato anche con le accuse di porto illegale di arma e danneggiamento.
Margherito, stando alla ricostruzione dei fatti, avrebbe chiesto la restituzione di una somma di denaro al titolare di un’impresa agricola un anno fa e mezzo fa. Avrà modo di chiarire la vicenda rispondendo alle domande del gip, alla presenza del suo avvocato di fiducia, nel caso in cui intenda affrontare l’interrogatorio e rinunciare alla facoltà di non rispondere.
L’inchiesta è stata chiusa dai poliziotti nell’arco di sei giorni: il 20 aprile scorso, malgrado non ci sia stata alcuna denuncia pervenuta alla Mobile, gli agenti apprendono di una minaccia all’indirizzo dell’imprenditore, nome conosciuto a Brindisi e provincia. Un uomo lo avrebbe raggiunto in una contrada alle porte del capoluogo, nei pressi della masseria del professionista, e avrebbe impugnato una pistola, esplodendo un colpo a scopo intimidatorio verso la portiera dell’auto.
Sul posto è stato trovato un bossolo, esploso di una cartuccia calibro 7,65. Da qui l’acquisizione delle immagini registrate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza posto a protezione dell’immobile: il filmato, a quanto risulta dagli atti, nitido ha permesso innanzitutto di ricostruire la dinamica dei fatti confermando l’incontro tra due uomini e successivamente l’esplosione di un colpo di pistola. Poi la fuga in auto. Di entrambe le vetture, gli agenti anche con l’ausilio dei colleghi della Scientifica, hanno letto i numeri di targa ed è stato possibile, di conseguenza, arrivare a dare un nome e un volto all’imprenditore e a chi lo aveva minacciato.
L’ultimo passo delle indagini ha portato alla consegna in Procura, all’attenzione del pm Miceli, dell’informativa di reato in base alla quale è stata presentata richiesta per l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Walter Margherito con le accuse di tentata estorsione, porto illegale di arma da fuoco, danneggiamento di beni altrui e spari in prossimità di luoghi abitati. Il brindisino è stato condannato, in abbreviato, alla pena di sei anni di reclusione con l'accusa di traffico di droga dall'Albania, inchiesta della Dda di Lecce che nel 2011 portò a 29 arresti.