Cronaca

Cade in corso Umberto e chiede al Comune danni per 2.500 euro

Atto di citazione davanti al giudice di pace: “Basole sconnesse, lesioni personali gravi”

BRINDISI – Basole sconnesse in Corso Umberto, ancora un pedone che inciampa, cade e finisce in ospedale per poi presentare il conto dei danni al Comune per colpa dovuta alla mancata manutenzione della pavimentazione: 2.500 euro a titolo di risarcimento.

La richiesta danni

La somma è stata chiesta da una brindisina all’Amministrazione comunale, sostenendo che la colpa di quanto accaduto sia da addebitare unicamente all’Ente. Proprietario della strada e in quanto tale responsabile della manutenzione della pavimentazione, costituita da basole di Apricena. Se ci sia effettivamente il diritto al risarcimento dei danni, per 2.596 euro e 34 centesimi, oppure no, sarà il giudice di pace a stabilirlo: l’udienza, conseguenza dell’atto di citazione notificato di recente a Palazzo di città, è stata fissata per l’8 febbraio prossimo.

La richiesta attiene alle conseguenze che la donna sostiene di aver patito dopo essere caduta mentre camminava in corso Umberto I la mattina del 6 marzo 2014, fra le 11,30 e le 11,40: “Inciampava in un’occulta disconnessione della pavimentazione e cadeva rovinosamente a terra”, ha scritto il suo legale.

L'opposizione del Comune

Il Comune, anche in questo caso, non intende riconoscere alcun risarcimento e ripete quanto già sostenuto davanti al giudice in casi analoghi: “I luoghi non presentavano ostacoli che avrebbero potuto celare la incomplanarità che avrebbe causato il sinistro e pertanto, la stessa si sarebbe potuta rilevare con una normale accortezza da parte del pedone”. Il che significa, a giudizio dell’Amministrazione, che la colpa della caduta è da ascrivere solo alla donna: non ha prestato la dovuta attenzione mentre camminava. La tesi dell’Amministrazione sarà sostenuta in giudizio dagli avvocati interni Monica Canepa ed Emanuela Guarino.


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