Uccise l'amante dandogli fuoco: confermata la condanna a 15 anni
E' stata confermata anche in appello la condanna a 15 anni inflitta in primo grado al termine di un processo con rito abbreviato a Dora Buongiorno, la bracciante agricola di Carovigno (Brindisi) che il 26 dicembre del 2010 uccise l'amante, Cosimo Damiano De Fazio, arso vivo dal fuoco e morto due giorni dopo in ospedale.
CAROVIGNO - E’ stata confermata anche in appello la condanna a 15 anni inflitta in primo grado al termine di un processo con rito abbreviato a Dora Buongiorno, la bracciante agricola di Carovigno che il 26 dicembre del 2010 uccise l’amante, Cosimo Damiano De Fazio, arso vivo dal fuoco e morto due giorni dopo in ospedale.
La Corte d’assise d’Appello di Lecce ha rigettato la richiesta dell’avvocato Roberto Cavalera di sottoporre la donna a perizia psichiatrica. Si trova ai domiciliari con l’autorizzazione ad andare a lavorare. Il gup di Brindisi nella sentenza di condanna le aveva riconosciuto le attenuanti generiche, equivalenti alle aggravanti oltre allo sconto di un terzo della pena dovuto alla scelta del rito alternativo. Dora Buongiorno era accusata di omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà: aveva somministrato all’amante un farmaco soporifero, lo aveva condotto in campagna e aveva appiccato il fuoco all’altezza dei genitali.