Consegna a detenuto evidenziatore con hascisc, arrestato volontario brindisino
Proprio com'è avvenuto questa mattina a uno di loro, Antonio Bleve, di Brindisi, arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti
LECCE – Quello degli operatori volontari presso gli istituti di pena è un’opera importante. Abusare di questo ruolo, che dovrebbe essere di aiuto nella rieducazione del detenuto e non certo per elargire favori (tanto più se macchiati d’illecito), può portare a gravi conseguenze.
Proprio com’è avvenuto questa mattina a uno di loro, Antonio Bleve, di Brindisi, arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. I
L’operatore volontario, proprio in virtù del suo ruolo, aveva ottenuto un colloquio con il detenuto, ma all’osservazione attenta degli agenti di polizia penitenziaria non è sfuggito il passaggio del pennarello da una mano all’altra, peraltro con altri non consentiti dal regolamento carcerario, che così sono intervenuti con decisione, per vederci chiaro. Ed è bastato sondare dentro l’evidenziatore per trovare l’hashish. Per il recluso è scattato un deferimento alla Procura, mentre l’operatore volontario è finito in arresto, secondo quanto stabilito dal pm Donatina Buffelli.
In Italia il volontariato penitenziario si può svolgere da singoli, nell’ambito di un’associazione o di un gruppo di più associazioni. L’accesso viene però rilasciato a livello nominale a ogni singolo operatore. La disciplina di riferimento si fonda sugli articoli 18 e 78 dell’ordinamento penitenziario.