Concussione, via al processo per due vigili urbani: "soldi per evitare sanzioni"
Subito a processo, in tempi rapidissimi rispetto all'avvio dell'inchiesta, i due vigili urbani di Francavilla Fontana arrestati nel settembre scorso per concussione. Stamani, dinanzi al Tribunale di Brindisi in composizione collegiale si è celebrata la prima udienza
FRANCAVILLA FONTANA - Subito a processo, in tempi rapidissimi rispetto all'avvio dell'inchiesta, i due vigili urbani di Francavilla Fontana arrestati nel settembre scorso per concussione. Stamani, dinanzi al Tribunale di Brindisi in composizione collegiale si è celebrata la prima udienza per Cristofaro Capobianco e Giuseppe Di Geronimo, entrambi 47enni, accusati di aver chiesto una tangente a un commerciante con la minaccia velata (ma neppure troppo) di procurargli conseguenze in forma di sanzioni in caso di mancata adesione alle richieste.
A carico dei due, il pm titolare del fascicolo, Milto Stefano De Nozza, aveva formulato richiesta di giudizio immediato di tipo ‘custodiale’ rito che consente di dribblare l’udienza preliminare nel caso in cui gli indagati siano sottoposti a custodia cautelare. I due vigili urbani di Francavilla, difesi dagli avvocati Michele Fino e Mario Guagliani, si trovavano infatti ai domiciliari.
Non avevano reso confessione, ma avevano fornito al giudice una propria versione dei fatti. I legali, dal canto loro, avevano contestato la qualificazione giuridica scelta dall’accusa tanto in sede di Riesame, quanto in Cassazione. Ma non c’era stato troppo da dibattere: concussione era in principio, e tale è rimasta la contestazione, come riportato anche nel capo di imputazione.
Gli episodi finiti al vaglio della magistratura risalgono al 2013. A quanto accertato attraverso la denuncia della vittima, che ha anche registrato le richieste dei due poliziotti municipali, i due avrebbero fatto intendere che il piazzale di una società di rivendita di auto usate fosse irregolare e avrebbero poi specificato al commercialista dell’azienda che con il versamento di una somma pari a 10mila euro poi diventati 2mila, non vi sarebbero state conseguenze di sorta.