Cronaca

"Gli avanzi del giorno li lasciamo all'esterno del bar, per i più sfortunati"

Francesco, proprietario del bar "La Virta Caffé" di via Appia: "Spero che anche altri commercianti lo facciano"

BRINDISI – “C’è tanta gente che al giorno d’oggi non riesce ad arrivare alla fine del mese. Noi abbiamo pensato di dare un piccolo aiuto a queste persone, lasciando all’esterno della porta di ingresso del nostro bar i generi alimentari avanzati al termine della giornata”. Protagonisti di questa bella iniziativa sono Francesco Palazzo e sua moglie Elisa Bindi, proprietari del bar “Virta Caffè” situato in via Appia 133/135.

Nella serata di ieri (17 febbraio), per la prima volta Francesco ed Elisa hanno lasciato all’esterno dell’attività commerciale vari prodotti, fra cui cornetti, focaccine e stuzzichini vari utilizzati per gli aperitivi. “Stamani – spiega Francesco a BrindisiReport – non c’era più nulla”. Francesco prese in gestione il bar nel 2008, con il supporto anche del fratello Davide. “Per un anno lo abbiamo gestito noi – spiega Francesco – poi abbiamo deciso di acquistarlo”.

Ma il giorno prima dell’inaugurazione dopo il passaggio di proprietà, il locale è stato devastato da un attentato incendiario. “Spendemmo 65mila euro – ricorda Francesco – per acquistarlo. Dopo l’incendio ci siamo rialzati, abbiamo acceso un mutuo e abbiamo fatto ripartire il bar”. Ad eccezione di una parentesi di un paio d’anni in cui l’esercizio commerciale è stato gestito da altri, Francesco ed Elisa hanno sempre retto le redini del bar, sostenendo grossi sacrifici.

I due coniugi, infatti, oltre a mandare avanti l’impresa, svolgono anche altri lavori: lui presta servizio presso il Pronto soccorso dell’ospedale Perrino; lei gestisce un altro bar nel centro commerciale Ipercoop Le Colonne.

Ma come è venuta l’idea di mettere a disposizione dei meno fortunati gli avanzi della giornata? “Ho pensato ai terremotati – spiega Francesco – alle persone che si rivolgono alla Caritas, ai tanti che da poco hanno perso un lavoro e a quelli stanno per perderlo. Abbiamo deciso di mettere fuori i prodotti con la speranza che qualcuno passasse e li prendesse, piuttosto che gettarli. A me non costa nulla. Spero che anche gli altri commercianti decidano di fare lo stesso”. 


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