Nuovi dirigenti, Padula al Tar contro il Comune dopo la selezione
L'ingegnere chiede ai giudici la sospensiva e il riconoscimento del rinnovo del rapporto con l'Ente per il triennio 2017-2019. L'amministrazione si costituisce con gli avvocati interni Monica Canepa ed Emanuela Guarino
BRINDISI – La selezione del Comune di Brindisi per due posti da dirigente fuori pianta organica approda davanti ai giudici del Tar, per effetto del ricorso presentato dall’ingegnere Gaetano Padula, attuale responsabile dei servizi Servizi Ecologia, Controllo Risanamento Ambientale e Igiene Urbana.
Risulta pervenuta copia del ricorso depositato al Tar da Padula che resta come direttore tecnico della società partecipata Energeko Gas Italia, destinata alla fusione per incorporazione alla Multiservizi. E’ stato acquisito al protocollo generale il 16 febbraio scorso e si apprende che l’ingegnere chiede “l’emanazione di misure cautelari” prima che si entri nel merito della questione, ritenendo la situazione tale da determinare ripercussioni negative nei suoi confronti.
Ai giudici della sezione di Lecce del Tar, Padula chiede la “declaratoria del diritto a ottenere il riconoscimento del ruolo e della funzione sin qui ricoperti ottenendo il rinnovo del rapporto in essere con il Comune di Brindisi per il triennio dal 2017 sino al 2019”. Il caso è stato affrontato dalla Giunta Carluccio nella giornata di ieri, assente solo l’assessore Mary Romanelli, con la decisione di costituirsi nel giudizio in modo tale da partecipare all’udienza e rappresentare le ragioni del Comune, sebbene non siano arrivate spiegazioni dal dirigente del settore Risorse Umane, a dispetto della richiesta di “elementi cognitivi e documentali” arrivata dal capo dell’ufficio legale interno, Francesco Trane.
L’esecutivo ha deciso di conferire incarico alle avvocatesse Monica Canepa ed Emanuela Guarino, in vista dell’udienza in Camera di Consiglio, già fissata per i prossimi giorni.