Cronaca

Il ministro degli esteri saudita a Brindisi passa dallo yacht al jet per New York

Tappa a Brindisi per il lussuoso Solandge, il charter su cui Adel al Jubayr ha trascorso giorni di relax tra Italia e Grecia

BRINDISI – In questi casi, trovare le notizie ufficiali è sempre molto complicato, e a volte impossibile per i vincoli di sicurezza che circondano gli spostamenti di alcune persone di primo piano della scena politica o economica internazionale. Ma se le indiscrezioni sono fondate, stamani a Brindisi l’uomo sceso dal lussuoso super-yacht Solandge era il ministro degli esteri dell’Arabia Saudita, Adel bin Ahmad al-Jubayr, con il suo staff.

Dopo alcuni giorni di relax nel Mediterraneo, Adel al Jubayr ha concluso o sospeso a Brindisi la vacanza, e ha preso un jet privato che lo attendeva nel settore militare dell’aeroporto, per dirigersi verso New York, dove i doveri diplomatici lo chiamavano. Questi, come è noto, non sono tempi facili neppure per la monarchia saudita, al fianco di Trump nella campagna contro il vicino avversario Iran, e impelagata nel sanguinoso conflitto nello Yemen contro i ribelli sciiti.

Lo yacht Solandge, un charter da 100mila euro al giorno, 86 metri di lusso, Jacuzzi, piscina, palestra, cinema, water toys, perfettamente idoneo alla navigazione oceanica, sette cabine per 12 ospiti e 29 persone di equipaggio al loro servizio, ha attraccato alla banchina Ex Carbonifera nel Seno di Levante, a ridosso della stazione della Polizia di Frontiera.

Da qui in tarda mattinata è partito un corteo di auto blindate con i vetri oscurati e scorta delle forze dell’ordine. La tabella di marcia del Solandge dice che il 2 maggio la barca era a Trieste, ma anche che il 18 maggio era nel cuore dell’Egeo, a Santorini, da dove ha raggiunto poi Brindisi.


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