Impianti rifiuti, il Comune stoppa Nubile: pronta la risoluzione del contratto
Oggi la bozza della rescissione spedita al commissario dell’Oga dopo il sollecito. “Gravi inadempienze”. Dal 16 novembre arriva Amiu. Intanto la Cgil proclama lo stato di agitazione dei lavoratori della società
BRINDISI – Stop alla gestione degli impianti dei rifiuti firmata Nubile: oggi il Comune di Brindisi ha approntato la bozza per la risoluzione del contratto con la società, per “gravi inadempienze” rispetto agli obblighi previsti nel contratto. Il testo è stato approntato dai dirigenti della struttura dell’Organo di governo d’ambito (Oga) dopo il sollecito a chiudere una volta e per sempre il rapporto con la Nubile Srl, arrivato a palazzo di città, negli ultimi giorni, a firma di Michele Emiliano, governatore della Puglia, in qualità di commissario.
La missiva era indirizzata al sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, in veste di presidente dell’Oga, sebbene sciolto per l’intervento della Regione Puglia, su richiesta dei componenti dell’assemblea preoccupati per il tira e molla con il privato e per una possibile emergenza sul fronte dello smaltimento dei rifiuti. La notizia della stesura dell’atto di risoluzione è arrivata nel primo pomeriggio, direttamente da palazzo di città, dove in mattinata c’è stata una riunione tra il dirigente Oga, Fabio Stefano Lacinio, il sindaco e gli avvocati interni del Comune.
Sarà, infatti, il sindaco a sottoscrivere l’atto, essendo il Comune di Brindisi proprietario dei due siti, sia della discarica di Autigno che, come è noto, è stata sottoposta a sequestro per presunto inquinamento della falda, che dell’impianto di Cdr in via per Pandi. A quanto pare c’è già stato un contatto con lo studio legale Sticchi Damiani di Lecce, allo scopo di limitare le possibilità di un ricorso da parte degli avvocati che seguono la ditta Nubile, perché il Comune è già in possesso di una missiva con la quale gli stessi hanno anticipato l’intenzione di intentare una causa civile con una richiesta danni di almeno 43 milioni di euro.
Sul piano occupazionale, i sindacalisti della Cgil hanno proclamato lo stato di agitazione. Il motivo? Lo stesso da settimane. “I lavoratori precari addetti a tale servizio non hanno ancora beneficiato di nessuna tutela sulla continuità lavorativa, nonostante la loro anzianità lavorativa maturata dell’ambito dell’impianto di che trattasi a far data dal mese di gennaio 2014, data che coincide con l’avvio del suddetto sito”, si legge nella lettera firmata dal segretario generale Antonio Macchia e dal referente territoriale, Vincenzo Cavallo, e indirizzata al sindaco, al questore. al prefetto, all’amministratore unico della Nubile e infine alla Commissione di garanzia sugli scioperi e per conoscenza al governatore della Puglia.
Quanto ai contenziosi, sono già una realtà riguardo il bando decennale per la designazione del gestore unico del ciclo dei rifiuti per l’Aro Br/2 (Brindisi, Torchiarolo, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, San Donaci e Mesagne) tanto è vero che c’è stata una riunione tra i partecipanti per la nomina dell’avvocato. Due società del settore, Monteco e Ciclat, hanno presentato ricorso al Tar contestando il requisito legato alla consistenza del patrimonio netto richiesto ai concorrenti, pari a 50 milioni di euro, corretto dopo la prima pubblicazione in cui il tetto era di 50mila euro.
Le due ditte lo ritengono troppo “restrittivo”, tale cioè da limitare il numero delle offerte che dovrebbero essere presentate entro il prossimo 9 novembre, data indicata come termine ultimo per il bando per il servizio per i prossimi dieci anni, a fronte di una canone annuo pari a 23.048.255 euro e 89 centesimi, esclusi gli oneri per la sicurezza, l’Iva e le spese di smaltimento.