Cronaca

Impianto di Cdr: slitta il cambio di gestione, i lavoratori vogliono garanzie

Alla ditta Nubile sono stati concessi altri sei giorni per svuotare l’impianto di Cdr situato sulla strada per Pandi. Slitta quindi a mercoledì prossimo (23 dicembre) il passaggio di consegne con la società che assumerà le redini dello stabilimento: la partecipata Amiu Srl di Bari. E’ quanto emerso da un incontro fra i vari attori coinvolti nel ciclo dei rifiuti

Gli ex lavoratori della Nubile all'esterno dell'impianto di Cdr

BRINDISI – Alla ditta Nubile sono stati concessi altri sei giorni per svuotare l’impianto di Cdr situato sulla strada per Pandi. Slitta quindi a mercoledì prossimo (23 dicembre) il passaggio di consegne con la società che assumerà le redini dello stabilimento: la partecipata Amiu Srl di Bari. E’ quanto emerso da un incontro fra i vari attori coinvolti nel ciclo dei rifiuti (dirigenti e sub commissari Oga, Amiu, Nubile e Comune di Brindisi) svoltosi stamani presso l’impianto di biostabilizzazione.

Secondo l’ordinanza emanata lo scorso 4 dicembre dall’Organo di governo d’ambito, la partecipata barese avrebbe dovuto assumere quest’oggi la gestione del cantiere. Ma questo non è stato possibile perché nella struttura sono ancora ammassate 2mila tonnellate di rifiuti che la Nubile dovrà smaltire presso la discarica di Formica Ambiente.

E qui si pone un’altra questione. Il provvedimento dell’Oga autorizzava il conferimento dei rifiuti trasportati da Nubile fino alla giornata di ieri. In assenza di una nuova ordinanza, i gestori del sito stamani hanno negato l’accesso a tre tir carichi di spazzatura. Solo un’ulteriore ordinanza dell’Organo potrà sbloccare la situazione

Ma il nodo più delicato è quello riguardante i livelli occupazionali. Oltre ai 28 ex dipendenti Nubile (di cui 4-5 in servizio presso la discarica comunale, tuttora sotto sequestro, di Autigno) con contratto di lavoro a tempo indeterminato, chiedono di essere assorbite dall’Amiu anche le 12 persone che erano legate all’azienda brindisina da un contratto a tempo determinato non rinnovato (in 4 sono senza lavoro dalla scorsa estate, gli altri 8 da quando Nubile, lo scorso 30 novembre, ha portato via i suoi mezzi dall’impianto di biostabilizzazione), e che quest’oggi hanno manifestato all’esterno dell’impianto esponendo uno striscione con su scritto: “Amiu, senza i 12 lavoratori non si entra”.

Su questo fronte, le organizzazioni sindacali hanno manifestato un certo fastidio per il mancato coinvolgimento nell’incontro odierno. Particolarmente decisa è stata la presa di posizione della Fp Cgil, che attraverso una nota firmata dal segretario generale Antonio Macchia e dal segretario territoriale Vincenzo Cavallo rimarca come sia venuta a sapere solo “casualmente” del fatto che “quest'oggi si dovrebbe firmare il passaggio della gestione tra Nubile Srl e Amiu Puglia dell’impianto di produzione Cdr, di proprietà del Comune di Brindisi, non prevedendo, tra l’altro, nel passaggio anche la gestione della discarica, sita in contrada Autigno, sempre di prioprietà del Comune di Brindisi". 

A detta del sindacato, tale situazione “sta creando preoccupazioni tra tutti i lavoratori, atteso che quanto che sta succedendo è in netto contrasto con gli accordi intervenuti  nell’ultimo incontro  presso la Provincia di Brindisi  con i sub commissari, il presidente Amiu e le organizzazioni sindacali”. I sindacati si aspettavano di essere invitati a un incontro con il nuovo gestore, prima del passaggio di consegne. “Pertanto, l’omessa comunicazione istituzionale e l’assenza di qualsivoglia rassicurazione da parte dei livelli istituzionali preposti sulla tenuta occupazionale – scrivono Macchia e Cavallo - sta generando  forti tensioni e paure a tutte le maestranze interessate”.

Per questo, la Cgil chiede “a tutti i livelli istituzionali e all’Amiu di trovare, nell’immediato, soluzioni operativamente percorribili per salvaguardare tutti i livelli occupazionali”. E in verità qualche rassicurazione in tarda mattinata è stata fornita agli ex lavoratori della Nubile (compresi i licenziati). La partecipata barese ha infatti convocato i sindacati presso la propria sede, per le ore 11 di lunedì. 


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