Comune, dipendenti in agitazione: “Errata ripartizione dei fondi del personale”
Uil e Cgil interrompono le relazioni con dirigenti e sindaco, giovedì assemblea nel cortile di Palazzo di città. Intanto la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo sui progetti obiettivo
BRINDISI – Agitati lo sono eccome i dipendenti del Comune di Brindisi che aderiscono alle sigle sindacali Uil e Cgil, tanto da darsi appuntamento fra sei giorni nel cortile di Palazzo di città in segno di protesta per la composizione del fondo del personale, da cui sono stati depennati 400mila euro per l’azzeramento dei progetti obiettivo, come conseguenza diretta dello sforamento del patto di stabilità nel 2014.
Lo stato di agitazione è stato proclamato oggi dai segretari aziendali delle due sigle, Pino Roma per la Uil e Angelo Pellico per la Cgil, in vista dell’assemblea che si terrà il prossimo 8 ottobre: “Al momento sono interrotte le relazioni con la parte dirigenziale così come con il sindaco Mimmo Consales”, dice Roma a cui proprio non va giù non solo la ripartizione delle somme così come è stata predisposta dai funzionari, ma l’atteggiamento del primo cittadino.
“In occasione dell’ultima delegazione trattante, Consales non ha preso in alcuna considerazione le obiezioni che tanto la Uil quanto la Cgil hanno avanzato rispetto alla composizione del fondo. Il suo è sembrato un aut-aut: o si fa così o si fa così, per cui ci chiediamo che senso abbia il confronto. Anche perché non è la prima volta che a richiesta di spiegazioni da parte nostra, non ci sia stata risposta”, continua il segretario aziendale della Uil con riferimento ai progetti di settore contestati al punto da procedere con una segnalazione alla Corte dei Conti e con la richiesta di bloccare il pagamento.
Nel prospetto elaborato dai dirigenti, la somma degli straordinari per il 2015 ammonta a 195.245 euro e 81 centesimi ed è ripartita nel seguente modo: Polizia municipale 119mila, Affari generali 13.520,96 euro, Risorse umane 8.013,50, Servizi finanziari 5.099,50, Lavori pubblici 2.331,20, Servizi demografici 7.500, Pubblica istruzione 1.019,90, Trasporti 1.019,90, Urbanistica 3.642,50, Ecologia 1.019,90, Servizi sociali 7.066,45, Attività produttive 947 e Assistenza agli organi istituzionali 25.065. Zero risorse per i settori Patrimonio e casa, Tributi, Affari legali, Beni monumentali.
“Lo scorso anno la somma impegnata per il lavoro extra era di 59mila euro, per cui la domanda che ci poniamo è come si è arrivati a una simile impennata. Di certo non è possibile garantire attività rientranti nei progetti obiettivo con lo straordinario: si tratta di istituti diversi. E non siamo solo noi a sostenerlo”. “La Uil proponeva di eliminare per il 2015 gli importi delle posizioni organizzative e delle micro-indennità e di destinarli alla produttività collettiva, per una questione di etica e tutela degli interessi di tutti i lavoratori. Ma niente”.
I sindacalisti della Uil, con in testa il segretario aziendale Giuseppe Roma, chiesero di bloccare la liquidazione di quelli svolti negli ultimi due mesi del 2014. Ma il pagamento, stando alle determine, è avvenuta agli inizi dello scorso luglio, di conseguenza il segretario generale della Uil, Enzo Santacesaria, ha deciso di sollevare il “caso” davanti alla Corte dei Conti. E la sezione della Puglia ha aperto un fascicolo.
La somma messa a disposizione ammonta a 253mila, è scritto nell’esposto in cui si ricorda che i progetti avviati e conclusi entro la fine dell’anno sono stati: “Amministrazione trasparente”, per 156.665,43 euro; “Evasione enti ecclesiastici e caserme” per 24.069,23; “Evasione Tasi 2014” per 17.238,02; “Autenticazione delle firme e foto a domicilio per persone impossibilitate a muoversi” per 9.829,36; “Legge Pinto e cause vinte” per 7.884,33; “Controllo di gestione” per 28.943,07; “Organi istituzionali” per 22.111,62.
Inoltre che “il Comune ha finanziato una grossa parte dei progetti con risorse provenienti dal proprio bilancio”, che “molti dipendenti sono stati presenti in più progetti, talvolta anche in cinque” e che “nei progetti più corposi sono presenti componenti della delegazione trattante che risultano” coinvolti “in tutte le trattative relative alla materia in oggetto”.
Infine la Uil ha evidenziato che “i dirigenti hanno ignorato che propri subalterni, in coincidenza con lo svolgimento dei compiti di ufficio, partecipavano contemporaneamente a più progetti”. Per conoscere le conclusioni della Corte dei Conti serve tempo, per vedere il livello di agitazione dei dipendenti comunali basta affacciarsi negli uffici e aspettare l’assemblea di giovedì.