Cronaca

Lo sloop costruito dall'editore di "Noi amiamo Silvio"

E’ all’ormeggio alla banchina Centrale di lungomare Regina Margherita a Brindisi lo sloop “Nativa”, scafo blu in alluminio e piano velico progettati da Bill Tripp, lunghezza fuori tutto di 158 piedi (48,40 metri), altezza dell’albero 65 metri, varato nel 2012 dal cantiere veneto Arzanà Navi

BRINDISI – E’ all’ormeggio  alla banchina Centrale di lungomare Regina Margherita a Brindisi lo sloop “Nativa”, scafo blu in alluminio e piano velico progettati da Bill Tripp, lunghezza fuori tutto di 158 piedi (48,40 metri), altezza dell’albero 65 metri, varato nel 2012 dal cantiere veneto Arzanà Navi, che ha anche firmato il disegno degli interni. “Nativa” è un imbarcazione attualmente impiegata nel charter nautico, e può accogliere 10 ospiti in cinque comodissime cabine.

Una nota curiosa riguarda l’uomo che commissionò la costruzione di “Nativa”, l’imprenditore  padovano Alberto Peruzzo, con interessi nei settori della finanza, energia, editoria, industrie grafiche e cantieristica navale: il cantiere Arzanà Navi è suo. Peruzzo, invece, come editore balzò alla ribalta delle cronache e del gossip politico per l’operazione “Noi amiamo Silvio”, un periodico che si riprometteva di narrare nel tempo la vita e le opere del Cavaliere.

Ma il risultato suscitò un mare di polemiche e commenti: soprattutto per le foto di Silvio Berlusconi ritenute, da tanti, palesemente ritoccate. “Nativa” invece piace e riscuote valutazioni positive nel mondo degli yacht di lusso dove ha esordito nel 2013, prima al Boat Show di Montecarlo, poi alla Rolex Cup.


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