Indagine Hydra, rimesso in libertà anche il sindaco Caliandro
Il gip ha revocato la misura cautelare dopo ordinanza del tribunale del riesame
BRINDISI - Torna in libertà anche il secondo dei due sindaci arrestati il 23 ottobre scorso nell'ambito dell'Operazione Hydra, indagine dei carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni e della procura di Brindisi sulle attività corruttive di una società di Carovigno, la Reteservizi Srl, operante nel settore dei rifiuti. Il gip Paola Liaci, infatti, con il parere favorevole del pm ha accolto l'istanza avanzata dal difensore avvocato Roberto Palmisano ed ha revocato gli arresti domiciliari al sindaco di Villa Castelli, Vitantonio Caliandro, dopo 28 giorni trascorsi dallo stesso agli arresti domiciliari.
Pasquale Giovane, geometra comunale responsabile dell'ufficio Lavori pubblici e ambiente, sarebbe stato indotto dal sindaco Caliandro e dagli amministratori di fatto della Reteservizi Srl, Pasquale Leobilla e Angelo Pecere, a rendere falsa testimonianza in un procedimento civile in cui l'impresa era coinvolta.
Il 7 novembre era tornato in libertà l'ormai ex sindaco di Torchiarolo, Nicola Serinelli, per il cessato pericoloro di inquinamento delle prove e reiterazione del reato, stante la sospensione del consiglio comunale e l'avvio della procedura di sciglimento della stessa assemblea da parte del prefetto Valerio Valenti. Secondo l'avvocato Roberto palmisano, ora il prefetto dovrebbe revocare la sospensione del sindaco Caliandro e reintegrarlo nella sua carica elettiva.