Consales: compostaggio in zona industriale. Nubile, la Regione manda atti al pm
Alla società A2a chiesta la disponibilità a investire, no alla combustione nella centrale. Intanto a Brindisi nuova emergenza rifiuti: “Impianto di Cdr chiuso, interrotto un servizio pubblico”
BRINDISI – Rifiuti ancora in primo piano a Brindisi, dove si apprende che il sindaco Mimmo Consales ha dichiarato la disponibilità del Comune ad ospitare un impianto di compostaggio nella zona industriale e che la Regione Puglia, in qualità di commissario Oga, ha trasmesso in Procura gli atti sulla chiusura dell’impianto di Cdr, avvenuta il 30 novembre scorso, quando la società Nubile ha liberato il sito portando via i mezzi, lasciando i rifiuti a livelli di saturazione, determinando un’interruzione del servizio prima del 16 dicembre, giorno del subentro del nuovo gestore, individuato nell’Amiu di Bari.
In vista dell’appuntamento di domani presso il “Comitato di monitoraggio del sistema produttivo ed aree di crisi”, il sindaco oggi ha organizzato “un incontro preparatorio”, di cui dà notizia tramite una nota stampa, al quale hanno partecipato il presidente del Consorzio Asi, Marcello Rollo, quello di Confindustria, Giuseppe Marinò ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
L’obiettivo? “Coinvolgere a pieno titolo la Regione Puglia sia nell’interlocuzione con l’Enel (per l’eventuale assorbimento della forza-lavoro della centrale Brindisi-Nord) che con il gruppo A2A (per eventuali nuovi investimenti nell’area industriale di Brindisi)”, è scritto nel comunicato. “Alla Regione Puglia, inoltre, sarà chiesta una rivisitazione del Piano regionale dei rifiuti allo scopo di comprendere se esistono realmente i margini per giungere alla realizzazione di nuovi impianti di settore”.
Il nodo occupazionale è storia nota essendo stata decretata la chiusura della centrale di Brindisi Nord, tanto è vero che anche oggi il primo cittadino ha ribadito il no al riavvio della centrale Edipower, rimarcando la necessità di trovare una sistemazione alla forza lavoro, così come chiesto da tempo dai sindacalisti.
Come localizzazione si era pensato a Francavilla Fontana, poi a Carovigno e ancora a Torre Santa Susanna. Adesso sembra che una disponibilità ad ospitare l’impianto di compostaggio sia stata offerta da Brindisi, dal suo sindaco, nell’aera della zona industriale, per circa 48mila tonnellate. Dove non è chiaro, se all’interno della stessa area della centrale Edipower come sostiene più di qualcuno o altrove, in zone che ricadono nella pertinenza dell’Asi. Da qui l’invito rivolto a Rollo.
Quanto a “Masi ha affermato che il settore della produzione di energia si trova in una perdurante crisi e che il gruppo A2A sta raccogliendo possibili progettualità applicabili in altre filiere industriali”. Qual è, allora, la conclusione? Questa: “Appena completata tale fase, lo stesso Masi contatterà il primo cittadino per fissare un incontro a Brindisi”, si legge nel comunicato. Oggi, intanto, i rappresentanti del Comune saranno a Bari e probabilmente si riuscirà a capire qualcosa in più.
Oggi, intanto, sono stati trasmessi alla procura, all’attenzione del capo dei magistrati, Marco Dinapoli, tutti i documenti sull’impianto di Cdr con una relazione sugli ultimi avvenimenti: dalla decisione della società Nubile di liberare il sito del Cdr che aveva in gestione portando via i propri mezzi, lasciando l’impianto a livelli di saturazione, alla determina con cui l’amministrazione ha chiesto alla ditta brindisina di restare sino al 16 dicembre prossimo in modo da consentire l’arrivo del nuovo gestore, l’Amiu di Bari. Si tratta di un atto dovuto vista l’interruzione del servizio qualificato come pubblico. Sull’impianto di Cdr esiste già un’inchiesta delegata agli agenti della Digos di Brindisi.