Mensa scadente alla scuola "Bozzano": intervengono polizia e Asl
I piatti venivano svuotati nel contenitore dei rifiuti senza neanche essere toccati. Anche stamattina, i bimbi del plesso "Bozzano" dell'omonimo istituto comprensivo che usufruiscono del servizio mensa sono rimasti a digiuno. Il menu del giorno, per oltre 200 alunni della scuola d'infanzia e di quella primaria, prevedeva passato di verdura e anelli di totano con contorno di piselli
BRINDISI – I piatti venivano svuotati nel contenitore dei rifiuti senza neanche essere toccati. Anche stamattina, i bimbi del plesso “Bozzano” dell’omonimo istituto comprensivo che usufruiscono del servizio mensa sono rimasti a digiuno. Il menu del giorno, per oltre 200 alunni della scuola d’infanzia e di quella primaria, prevedeva passato di verdura, come primo, e anelli di totano con contorno di piselli, come secondo, oltre a mandaranci e un pezzo di pane in una bustina di celophanne.
Nessuno ha praticamente toccato cibo. Visto che la stessa situazione si ripete dallo scorso 6 ottobre, quando è entrato in vigore il servizio, alcuni
Visto che i piccoli restano a stomaco vuoto, i genitori vanno a prendere i figli da scuola alle ore 13 e li riaccompagnano intorno alle 14,30, per le lezioni pomeridiane. L’insegnante della classe terza C riferisce che su 16 alunni, solo quattro, quest'oggi, sono rimasti a mensa. Stanchi di questo andazzo, alcuni genitori hanno testato di persona la qualità dei prodotti. Il risultato è stato sconfortante.
“Questo cibo- dichiara a BrindisiReport uno di loro – è immangiabile”. Gli stessi genitori avevano invitato alla “degustazione” anche i funzionari dell’ufficio “Pubblica istruzione” del Comune di Brindisi. Ma da Palazzo di città,
Nel primo pomeriggio, il personale dell’Asl ha lasciato l’istituto con dei campioni di cibo che nei prossimi giorni verranno sottoposti a controlli. Da quanto appreso, pure docenti e alunni di altre scuole brindisine sono scontenti del servizio mensa, tant’è che i dirigenti scolastici pare stiano valutando la possibilità di mettere nero su bianco tutte le lamentele raccolte in queste settimane, attraverso una lettera di protesta. Questo anche in considerazione del costo del servizio, che si aggira intorno a una media di 4 euro a pasto.
Oltre alla qualità del servizio, i genitori nutrono forti riserve anche sul menu scelto dai responsabili dell’Asl, che a loro dire non sarebbe consono alle esigenze dei bimbi dei una scuola materna. Basti pensare che la scelta di servire un piatto con piselli e calamari agli scolaretti d’età compresa fra 3 e 10 anni, era stato fortemente contestato anche dai genitori delle scuole di Ostuni.