“Omicidio Tedesco, risarcimento danni per un milione e mezzo di euro alla famiglia”
La richiesta del figlio della vittima, rimasto ferito, della mamma e della nonna, parti civili nel processo in abbreviato. Tre brindisi imputati per il delitto avvenuto il primo novembre 2014 in un condominio di Sant’Elia: contestate le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione
BRINDISI – Un milione e mezzo di euro a titolo di risarcimento dei danni patiti dalla famiglia come conseguenza diretta dell’omicidio di Cosimo Tedesco, avvenuto il primo novembre 2014: la somma è stata chiesta dal figlio della vittima, Luca, a sua volta rimasto ferito nell’agguato, dalla mamma Marta Capozza e dalla nonna Anna Maria Morciano, nel processo in cui sono imputati i brindisini Andrea Romano, Alessandro Polito e Francesco Coffa.
Il giudizio per il delitto di Cosimo Tedesco è stato incardinato davanti al gup del Tribunale di Brindisi per tutti e tre gli imputati: hanno scelto di essere processati con rito abbreviato dopo essere stati arrestati con l’accusa di omicidio in concorso, con le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione. Perché, stando alla ricostruzione dei carabinieri, il fatto di sangue avvenuto in un condominio di piazza Raffaello, rione Sant’Elia, sarebbe scaturito a distanza di 24 ore da un litigio nel corso della festa di compleanno di una delle figlie minorenni di Andrea Romano a cui erano presenti congiunti della famiglia Tedesco.
Tedesco aveva 52 anni. Venne raggiunto da sei colpi di pistola e morì in ospedale a distanza di poche ore dall’arrivo in condizioni già disperate. Nella stessa circostanza rimase ferito il figlio, Luca, e per questo i tre sono accusati anche di tentato omicidio, che riportava ferite da arma da fuoco all’addome e alla mano sinistra.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Cinzia Cavallo, Massimo Murra, Agnese Guido e Ladislao Massari.