Rapina a Venezia: confermato il carcere per Cannalire e Pagano
E spuntano due testimoni che avrebbero fornito il supporto logistico, ospitando i brindisini
BRINDISI - Niente libertà. Il Tribunale del Riesame ha confermato il carcere per i brindisi Maurizio Cannalire 57 anni, e Luciano Pagano, 34, entrambi arrestati dai carabinieri nell’inchiesta sul colpo in una gioielleria di Dolo, in provincia di Venezia, consumata il pomeriggio del 13 ottobre 2017. Bottino di almeno 50mila euro.
Il Tribunale del Riesame
L’inchiesta dei carabinieri
In carcere sono ristretti altri due brindisini, Francesco Andriola, 39 anni, e Ugo Ugolini, 32, ritenuti gli esecutori materiali del colpo della gioielleria. Sono stati incastrati dalle immagini registrate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale. Agirono a volto scoperto, fingendosi clienti. Il bottino non è stato ancora trovato. Solo Andriola ha ammesso gli addebiti in sede di interrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale di Brindisi per rogatoria (la competenza resta a Venezia). Ha reso dichiarazioni spontanee dopo esserci avvalso della facoltà di non rispondere, escludendo la partecipazione degli altri.
Due testimoni e l'appartamento
L'auto usata per il colpo
La pista brindisina è stata battuta sin dall’inizio partendo dall’auto usata per raggiungere la gioielleria, una Fiat Punto di colore blu: i numeri di targa sono stati annotati da due ragazzini di 16 anni che hanno tentato anche di rincorrere i banditi.