Rizzo incontra i cittadini: "Ho sempre e solo lavorato per il bene di S.Pietro"
"Non posso permettere che chi ha distrutto il paese se lo riprenda. Oggi San Pietro Vernotico in tutti i tavoli in cui si discutono faccende importanti è considerato un punto di riferimento, San Pietro Vernotico ha ottenuto numerosi finanziamenti e fatto lavorare, seppur per brevi periodi centinaia di persone grazie alle borse lavoro"
SAN PIETRO VERNOTICO – “Non posso permettere che chi ha distrutto il paese se lo riprenda. Oggi San Pietro Vernotico in tutti i tavoli in cui si discutono faccende importanti è considerato un punto di riferimento, San Pietro Vernotico ha ottenuto numerosi finanziamenti e fatto lavorare, seppur per brevi periodi centinaia di persone grazie alle borse lavoro. Tutto questo e molto altro è stato reso possibile grazie a una scelta di fondo importante, cioè quella di mettere a disposizione dei cittadini tutte le conoscenze e le professionalità che c’erano sul territorio, con un unico obiettivo: lavorare per il paese e non per scopi personali”. Primo incontro pubblico da quando ha manifestato l’intenzione di ricandidarsi, per il sindaco di San Pietro Vernotico, l’avvocato Pasquale Rizzo. Il primo cittadino nella serata di ieri ha incontrato i suoi compaesani in piazza del Popolo. Ad ascoltarlo centinaia di persone.
Rizzo ha tracciato a grandi linee (con la promessa che approfondirà nei successivi incontri tutti gli aspetti della vita amministrativa che hanno caratterizzato gli ultimi 5 anni) il percorso della sua esperienza politica, spiegando, forse per la prima volta in pubblico il perché di tante scelte e decisioni. Situazioni che sono sempre state al centro di polemiche e dissensi su cui raramente si è trovato un confronto. Ieri sera sono arrivate le risposte che molti aspettavano.
“Mi sono spesso sentito rimproverare di essere stato assente, di non aver comunicato abbastanza con i cittadini, ho preferito abbassare la testa e lavorare, studiare i faldoni di progetti per trovare le soluzioni a situazioni molto gravi in cui era stato lasciato San Pietro, come quella del cimitero. Oggi la politica non è più la politica di un tempo dove l’assessore che prende 100 voti può pensare di amministrare un paese, la politica oggi è tutta un’altra cosa, è confrontarsi con problemi più grandi di noi, la politica oggi è sedersi ai tavoli con autorevolezza e andare lì per dettare quelle che sono le regole che tu vuoi che siano rispettate".
"Se a San Pietro sono stati concessi numerosi finanziamenti non è per un fatto miracolistico, ma è perché qualcuno ha lavorato sodo per ottenerli. Mi è stato rimproverato di aver nominato assessori che non sono del posto, ma le scelte che ho fatto sono state dettate solo dalla volontà di mettere in mano il paese a gente competente, l’assessore Caputo (Servizi sociali) è di Lecce, non mi porterà mai voti ma questo a me non interessa e non mi è mai interessato. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, parlano le carte, non c’è nessuno che potrà mai venire a dirmi che questa amministrazione ha tralasciato qualche settore. Certo forse ho sbagliato a preferire di ottenere le borse lavoro e far lavorare per sei mesi 200 persone piuttosto che occuparmi di tappare le buche nelle strade ma non sono pentito di questo, so che grazie al nostro impegno molte famiglie hanno potuto pagare le bollette. San Pietro ha ricevuto milioni di finanziamenti in diversi ambiti che possono essere documentati in qualsiasi momento. E sono questi i risultati pratici, tecnici che portano a poter dire fondamentalmente “si è fatto qualcosa per il paese, al di la di ogni altro aspetto”.
Uno fra tutti la questione ampliamento del cimitero “qualcuno di voi forse non sa cosa vuol dire arrivare al momento in cui non ci sono i posti per poter tumulare i propri defunti, per poter dare degna sepoltura ai propri defunti. Eppure questo discorso è stato avviato nel 2004, i napoletani (la ditta che gestiva i servizi cimiteriali, ndr) sono stati messi nelle condizioni di fare quello che volevano nel cimitero di San Pietro Vernotico e fino al 2010 non c’era una sola pietra messa lì per realizzare quell’opera. Io ho salvato 800mila euro che i cittadini di San Pietro senza nessuna garanzia avevano versato direttamente sui conti correnti della ditta napoletana".
"Abbiamo cercato di favorire le cooperative del nostro territorio, avevamo 5 coop di tipo "B", le abbiamo interpellate tutte prima