“Segnalati alla Corte d’Appello 23 presidenti di seggio per gravi irregolarità”
Il giudice Sardiello: "Non dovrebbero essere più nominati, la prossima volta corso di preparazione". E ancora: "Ci siamo imbattuti in 32 incidenti: in un caso verbali lasciati in bianco, senza alcuna preferenza"
BRINDISI – “Abbiamo segnalato 23 presidenti di seggio alla Corte d’Appello di Lecce dopo aver riscontrato gravi irregolarità nella compilazione dei verbali e ci siamo imbattuti in 32 incidenti, il più clamoroso dei quali, lo abbiamo accertato quando ci siamo trovati verbali lasciati completamente in bianco, senza alcuna indicazione delle preferenze di voto”.
Poche parole, in verità, quanto basta per consegnare alla città – tramite la stampa – le ragioni alla base delle settimane che si sono rese necessarie per arrivare ad oggi, peraltro a conclusione delle giornate ordinarie di lavoro presso il Tribunale. E spegnere il fuoco delle polemiche sul ritardo, in considerazione del blocco dell’attività dell’Amministrazione orfana del Consiglio. Vedasi la necessità di richiamare a Palazzo, il commissario Cesare Castelli per l’approvazione della delibera sugli equilibri di bilancio che il legislatore impone sia adottata entro e non oltre il 31 luglio. Dal Consiglio comunale. E Brindisi, in mancanza, ha fatto affidamento al commissario che a Palazzo di città è arrivato dopo lo scioglimento delle Assise, conseguenza delle dimissioni in massa a seguito dell’arresto del sindaco Mimmo Consales nell’ambito dell’inchiesta della Procura per corruzione, conclusa di recente. In capo a Castelli, infatti, sono rimasti i poteri del Consiglio sino ad oggi.
Cosa ha fatto la commissione elettorale? “Ha svolto controlli esaminando copia dei verbali delle operazioni elettorali”, ha spiegato Sardiello, lo stesso giudice che ha proceduto con la proclamazione degli eletti per Consales e prima ancora per Mennitti. “Sono state verificate anche le comunicazioni trasmesse dai presidenti di seggio”.
I presidenti di seggio hanno rappresentato, a quanto pare, la nota dolente delle elezioni di giugno. Non tutti, ovviamente. Ma 23 sì. “Siamo stati obbligati a trasmettere l’elenco con questi 23 nominativi alla Corte d’Appello di Lecce per via delle irregolarità riscontrate, in modo tale che non vengano più nominati”. Il passato ormai è andato. Guardando al futuro, il presidente Sardiello ha rivolto un auspicio ad Angela Carluccio: “Signora sindaca, magari per la prossima volta sarebbe meglio un corso di preparazione per i presidenti di seggio”.
Il retroscena su episodi definiti come “incidenti” è stato svelato subito dopo: “Ce ne sono stati 32, ma non dirà in quali sezioni, posso dire che il più clamoroso c’è stato quando abbiamo riscontrato verbali in cui non c’era alcuna indicazione delle preferenze”, ha detto Sardiello. “Erano completamente in bianco”.
Archiviato anche questo intoppo, i consiglieri sono stati proclamati eletti, sia pure con tre punti interrogativi sui quali la commissione elettorale non ha competenza: “La pronuncia spetta al Consiglio comunale”. Il riferimento e ai casi di ineleggibilità (uno accertato) e di incompatibilità (due).