Sequestrato allo sbarco e respinto carico di 24 tonnellate di cozze
Controlli di Capitaneria, Dogane, Finanza e Asl. I mitili trasportati su un Tir bulgaro non erano tracciabili
BRINDISI - Un ingente quantitativo di mitili, ben 24 tonnellate., è stato sottoposto a sequestro stamani nel porto di Brindisi nel corso di un servizio condotto al terminal traghetti di Costa Morena - Punta delle Terrare da militari della Capitaneria di Porto, assieme a personale dell’Agenzia delle Dogane, militari del gruppo della Guardia di Finanza e personale del Servizio Veterinario della Asl di Brindisi “Siav B”.
In altre parole, la provenienza di gran parte dei mitili non era tracciabile, come richiesto dalle norme igienico-sanitarie che regolamentano l'importazione degli alimenti. Il comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, Giovanni Canu, evidenzia che "l’articolata attività operata nella circostanza, in perfetta sinergia tra pubbliche amministrazioni, rientra nell’ambito del più ampio controllo sulla filiera della pesca, col duplice scopo di salvaguardare la conservazione delle specie ittiche e di tutelare il consumatore finale tramite la connessa tracciabilità dei prodotti destinati al consumo umano".