Deiezioni canine nella discarica di bacino: in undici e tre ditte a processo
Avevano organizzato lo smaltimento nella discarica di rifiuti solidi urbani di Autigno di oltre una tonnellata di deiezioni animali provenienti dal canile privato Dog's Village di Brindisi, classificati come rifiuti speciali pericolosi, con la copertura di Cer falsi e di analisi altrettanto taroccate. Stralciata la posizione del dirigente comunale Fabio Lacinio: il gip deve decidere sull'archiviazione
BRINDISI – Avevano organizzato lo smaltimento nella discarica di rifiuti solidi urbani di Autigno di oltre una tonnellata di deiezioni animali provenienti dal canile privato Dog’s Village di Brindisi, classificati come rifiuti speciali pericolosi, con la copertura di Cer falsi e di analisi altrettanto taroccate. Il 18 giugno avevano ricevuto gli avvisi di conclusioni indagini dal pm Valeria Farina Valaori, che aveva ereditato da un altro collega l’indagine condotta dalla sezione informativa della Digos di Brindisi, e alcuni giorni fa sono stati rinviati a giudizio con decreto dello stesso pm. Il processo comincerà a dicembre.
Si tratta di undici persone e tre società coinvolte. Manca dal lotto iniziale degli indagati il dirigente comunale Fabio Lacinio, essendo stato stralciato il capo di imputazione di abuso di ufficio, che vedeva coinvolti oltre allo stesso Lacinio, difeso da Roberto Cavalera, anche l’imprenditore Rosario Mazzarella (il quale resta però imputato per reati connessi alle violazioni del Testo unico sull’ambiente). Ed era questa la parte giuridicamente più complessa della vicenda, che vedremo in seguito.
A giudizio sono andati dunque, oltre a Mazzarella amministratore della società Secom, anche il gestore della discarica di bacino di Autigno e amministratore della Nubile Srl, Luca Screti; il gestore di fatto del Dog’s Village che si trova sulla ex statale 16 Brindisi-San Vito dei Normanni, Antonio Regoli, e per le responsabilità amministrative Secam e Nubile. Poi, sempre per le responsabilità penali, autotrasportatori, dipendenti del Dog’s Village, la sua legale rappresentante, un dipendente del laboratorio: Arjana Markisic, formalmente amministratrice del canile, 41 anni, di Podgorica (Montenegro); Guglielmo Granafei, 59 anni, di Mesagne, perito della Sca; Salvatore Tondo e Carlo Scardia, entrambi di 47 anni e di Torchiarolo; Giovanni Monaco di Brindisi, 52 anni; Luigi Donno, 58 anni, di Brindisi; Rocco Giannini, 52 anni, di Brindisi; Francesco Baccari, 58 anni, di San Vito dei Normanni.
Nella seconda metà del 2012, nel corso del sopralluogo al Dog’s Village, la Digos della questura di Brindisi (che ha ricevuto il supporto dei carabinieri del Noe di Lecce nelle attività di verifica) rilevò anche le precarie condizioni in cui erano tenuti i cani ospiti della struttura. Il sostituto procuratore Valeria Farina Valaori ha perciò contestato anche il reato di maltrattamento di animali, le cui deiezioni era state trasformate in business da Mazzarella, il quale era subentrato ad un'altra società che si curava dello smaltimento dei rifiuti organici del canile, invece, con Cer regolari e presso discarica autorizzata per ricevere rifiuti speciali. Mazzarella pare avesse garantito ad Antonio Regoli che sarebbero state ugualmente applicate alla lettera le disposizioni di legge. Insomma, il gestore del Dog’s Village sarebbe stato all’oscuro della falsificazione dei Cer che invece accompagnavano i carichi di escrementi canini.
Riguardo la questione dell’effettiva corrispondenza di tali assetti alle disposizioni di legge, per la difesa l’adesione c’è. Il convincimento della polizia giudiziaria e della pubblica accusa, che aveva di conseguenza considerato anche la sussistenza di un danno economico per il Comune, era che il servizio andasse sottoposto a procedura di evidenza pubblica. Comunque ora si attende la decisione del gip chiamato a decidere sulla responsabilità del funzionario, e di quella connessa di Mazzarella, dalla richiesta di archiviazione della difesa che è stata attentamente valutata anche dal pm Valeria Farina Valaori, che infatti non ha decretato per Lacinio il rinvio a giudizio. Gli altri difensori sono Stefano Palmisano per Antonio Regoli e Vincenzo Farina per Luca Screti.