Dema preme per prolungamento delle commesse: "O dovrò licenziare"
Secondo incontro negli uffici della Provincia tra dirigenti Dema e rappresentanza sindacale dei 130 dipendenti a rischio licenziamento. Le parti si sono riunite nuovamente, dopo l’incontro del 20 marzo, questa volta alla presenza del presidente della Provincia di Brindisi Maurizio Bruno
BRINDISI - Secondo incontro negli uffici della Provincia tra dirigenti Dema e rappresentanza sindacale dei 130 dipendenti a rischio licenziamento. Le parti si sono riunite nuovamente, dopo l’incontro del 20 marzo, questa volta alla presenza del presidente della Provincia di Brindisi Maurizio Bruno. “Il presidente Bruno ci ha assicurato il suo interessamento - dichiara a BrindisiReport.it, Damiano Flores, dirigente del sindacato Ugl Metalmeccanici - si è impegnato a convocare un tavolo in Prefettura con le parti interessate, compresa AgustaWestland (dichiaratasi estranea alla vicenda e assente, seppur convocata, agli incontri di oggi e del 20 marzo, ndr) e un incontro a Roma con Finmeccanica, che tra l’altro controlla l’azienda leader nel mercato elicotteristico mondiale”.
“Le nostre preoccupazioni nascono dal fatto che da AgustaWestland dipendono moltissime realtà industriali del territorio, la loro nuova mission aziendale prevede la completa delocalizzazione in Polonia, dove da poco ha comprato un’azienda con caratteristiche produttive uguali all’Agusta-Brindisi, se così fosse i lavoratori Dema sarebbero i primi di una lunga lista, l’effetto domino sarebbe fatale per l’economia del territorio”, sostiene il sindacalista.
È iniziato quindi un braccio di ferro tra le parti che si prospetta lungo e difficoltoso, e che lascia 130 dipendenti incerti sul proprio futuro. Le uniche certezze per ora sono le date in cui partiranno gli esuberi.