"Per salvare Santa Teresa Spa la Provincia vari nuovi piani d'impresa"
Ennesima giornata di proteste da parte dei dipendenti di società del territorio brindisino a rischio licenziamento. Questa volta a riunirsi sotto la sede della Provincia di Brindisi i lavoratori della Santa Teresa SpA, società multiservizi a capitale pubblico controllata dalla stessa Provincia
BRINDISI - Ennesima giornata di proteste da parte dei dipendenti di società del territorio brindisino a rischio licenziamento. Questa volta a riunirsi sotto la sede della Provincia di Brindisi i lavoratori della Santa Teresa SpA, società multiservizi a capitale pubblico controllata dalla stessa Provincia. I dipendenti, insieme ai rappresentanti delle sigle sindacali presenti (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cobas) sono stati ricevuti nella sala conferenze della sede di via Annibale de Leo, alla presenza del presidente della Provincia, Maurizio Bruno.
Proprio il problema della mancanza di fondi, soprattutto per provvedere alle mensilità dei dipendenti Santa Teresa, è al centro della discussione di questa mattina. “La cessazione dei servizi da parte della società di via Ciciriello - continua Montagna - causerà una ripresa delle gare d’appalto e, di conseguenza, un esborso economico da parte della Provincia maggiore rispetto a quello richiesto per far sopravvivere la Santa Teresa”.
Il tavolo d’incontro, convocato il 30 marzo nella sede della Provincia di Brindisi, che vedrà la presenza dell’assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Leo Caroli, sarà preceduto da un assemblea di tutte le forze sindacali interessate per poter stilare una serie di richieste a vantaggio dei dipendenti della Santa Teresa.