“Vi presento Nando Marino, a nome del centrosinistra più allargato della Puglia”
Emiliano: "Per me mito straordinario, credo in lui. Ma serve più pazienza di Giobbe per fare il sindaco: da oggi la sua vita sarà stravolta". "Vi garantisco che alla decisione hanno partecipato i brindisini, io questa città l'ho seguita da quando c'era il grande Mennitti". E chiede un applauso alla moglie dell'ex primo cittadino
BRINDISI – “Poco fa mi ha detto di essere molto spaventato e gli ho risposto in barese: ‘Ancora non hai visto nint (niente, ndr’). Tutte le persone responsabili hanno paura e lui lo è: ora a nome del centrosinistra più allargato rispetto alla maggioranza della Regione Puglia, vi presento il candidato sindaco di Brindisi, Nando Marino”.
Michele Emiliano, il governatore della Puglia, segretario regionale del Pd, ha tenuto a battesimo l’aspirante primo cittadino questo pomeriggio (30 marzo) in una sala dell’hotel Orientale, troppo stretta per ospitare i sostenitori dell’imprenditore, nonché presidente dell’Enel Basket, molto più di centro e di destra in verità, che non propriamente di sinistra e del Partito democratico che lo ha indicato. Del resto il tavolo di presentazione ha visto accanto ad Emiliano, Euprepio Curto dell’Udc (ex An), Ciro Argese Area Popolare (già, Ncd), oltre a Giovanni Brigante di Sviluppo e Lavoro. Seduto in prima fila, Nicola Frugis, ex presidente della Provincia, volto storico di Forza Italia, da cui poi si è allontanato.
Tutti sicuramente convinti che proprio lui, Nando Marino, sia l’uomo giusto per una Brindisi che vuole rialzarsi dopo essere caduta, che vuole mostrare la parte sana di sé, dopo essere stata ferita e colpita al cuore, che vuole gridare di essere città da serie A ben oltre i palazzetti del basket. E in effetti in qualche passaggio della conferenza stampa, il pubblico si è lasciato scappare frasi in stile palazzetto Elio Pentassuglia, come “Vai Nando, forza Nando”.
“Bisogna guardare in faccia alle persone con le quali si inizia l’avventura”, ha detto subito il numero uno del Pd e della Regione. “Sarà un percorso che cambierà la sua vita in modo totale e irrimediabile da domani, quando anche i parenti e gli amici più stretti, ti guarderanno come candidato e poi sindaco che si deve occupare di cose che non vanno. Certo, sarà un meccanismo bellissimo, ma è impegnativo e questo è bene che si sappia perché, come dice un mio amico napoletano, è come intostare l’acqua con le mani”, ha continuato Emiliano rivolgendosi a Marino che per la prima volta, in pubblico, è stato chiamato candidato sindaco.
“Sono vicino a Nando e sono vicino a Brindisi che è simile per certo versi alla mia di città, a Bari, che come sapete ha attraversato un periodo brutto quando si raccoglievano i morti per strada: è dura, lo sappiamo, abbiamo scelto noi di cambiare Brindisi con la consapevolezza di chi ne ha viste tante. Lo sa bene un mio amico, Vittorio, (il riferimento è andato a Bruno Stamerra, ndr) con il quale abbiamo rischiato l’osso del collo quando abbiamo lavorato qui io come magistrato e lui come giornalista. Proprio per questo dico che sono poche le persone che possono dire di avere un legame forte con Brindisi e di amarla come me”, è andato avanti il governatore.
“Brindisi l’ho seguita da quando c’era un grande sindaco, Mimmo Mennitti (giunta di centrodestra, ndr): qui con noi c’è la signora (Marisa Gualtieri, ndr) e la sua presenza è molto importante. Ricordo quando mi chiamò con Michele Errico che era presidente della Provincia per combattere una battaglia sull’ambiente e discutere almeno sul dove realizzare una struttura impattante e pericolosa”. Erano gli anni del rigassificatore e di un primo cittadino che diceva no e andava a Roma a sbattere i pugni sul tavolo dei ministri del cavaliere Silvio Berlusconi che lo stesso Mennitti aveva aiutato nella fondazione di Forza Italia. Ma quel no lo doveva e lo diceva per sua Brindisi. “Ricordando quei giorni, ho avuto il coraggio di essere qui”.
Emiliano, poi, ha voluto replicare a chi ha sostenuto che la decisione su Marino sia stata presa a Bari e non a Brindisi: “Io vi garantisco che i brindisini hanno partecipato con senso di responsabilità e appartenenza al Pd”. In nome di quel Partito democratico probabilmente smarrito, il segretario provinciale Maurizio Bruno ha applaudito. Sì, lui da solo, tanto che Emiliano lo ha notato e non si è lasciato scappare la battuta che strappato sorrisi.
“Ora, con questo centrosinistra allargato (e la platea ha sorriso parecchio, ndr) diciamo più allargato rispetto alla maggioranza ordinaria della Regione Puglia, siamo pronti. C’è Area popolare e sono contento che si sia, la dovevo fare questa dichiarazione pubblicamente”. Dichiarazione che arriva all’indomani del via libera di Massimo Cassano e di una interlocuzione tra i due che supera gli steccati dettati dall’appartenenza a due schieramenti opposti perché va ricordato che Area Popolare alla Regione è minoranza (alle ultime regionali ha visto scendere in campo Francesco Schittulli).
“A nome, quindi, del centrosinistra allargato della Regione Puglia, vi presento Nando Marino, il candidato sindaco. A lui la parola”. E il tifo da palazzetto: “Vai Nando”. “Vai a vincere”. Emiliano ci crede ed è il primo dei supporter.