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"Dimmi a che serve restare" di Maria Pia Romano

BRINDISI - Sarà presentato lunedì 26 novembre alle 18 nell'incantevole cornice della Caffetteria letteraria Nervegna, in via Duomo 20 a Brindisi, il romanzo di Maria Pia Romano "Dimmi a che serve restare", Il Grillo editore. Dialoga con l'autrice Francesca Romana Intiglietta.
Una storia d’amore e di mare, il canto di un’assenza che si snoda in dieci anni: il tempo per diventare grandi e per capire, cantando le canzoni dei Negramaro. Un romanzo di amori proibiti e amori necessari, ambientato nel Salento, che con i suoi colori e la sua musica diventa luogo dell’anima dei personaggi, anime inquiete in cerca di risposte. Che la vita dà solo quando smetti di chiedere.
Estate 2005: due amici, uno neopatentato, l’altro in procinto di diventare maggiorenne, decidono di trascorrere una giornata in spiaggia e poi di andare al concerto dei Negramaro a Gallipoli. Adorano quella band e conoscono a memoria tutte le canzoni, ma per uno scherzo del destino non arriveranno mai a quel concerto.
Trascorrono gli anni: l’assenza diventa presenza nel racconto di chi ha amato. Un uomo rivive attraverso i sogni segreti di suo figlio, che si inventa un nome e degli amici immaginari per sfuggire alla paura; attraverso il ricordo del padre, che nel dialogo con il mare affonda le sue malinconie di genitore che vive il lutto più atroce; attraverso i pensieri della donna che lo ha amato per anni, in punta di piedi, scegliendo di restare sullo sfondo.

Maria Pia Romano è nata a Benevento nel 1976, è iscritta all’Albo dei giornalisti dal 2000. Collabora con testate regionali e nazionali e si occupa di uffici stampa, comunicazione e social media management. Ha all’attivo le raccolte di poesie: Linfa (LiberArs, 1998), L'estraneo (Manni, 2005), Il funambolo sull’erba blu (Besa 2008), La settima stella (Besa 2008), Geografie minime (Il Grillo editore 2018), primo Premio Martucci Valenzano, e i romanzi Onde di Follia (Besa 2006), L’anello inutile (Besa 2011), che ha ottenuto le Tre penne di “Billy. Il Vizio di leggere” (Rai 1) e finalista Premio Nabokov; La cura dell’attesa (Lupo 2013-2018), vincitore Premio Libriamola 2013, Premio Carver, Premio Il Tombolo Città di Cantù e Premio Città di Mesagne, finalista Premio Essere Donna Oggi 2016; Dimmi a che serve restare (Il Grillo editore 2015), menzione d’onore Premio Bari Città Aperta 2016. Il racconto Settembre a Gallipoli è stato pubblicato nelle edizioni Rai-Eri. Ha ricevuto riconoscimenti in campo nazionale e internazionale per i suoi lavori. Le sue poesie sono inserite nel Museo della Poesia di Perla Cacciaguerra a Cesa. È stata tradotta da Amina Di Munno e Cassio Junqueira per il festival della letteratura italiana in Brasile del 2011.


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