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Tra sapori, musica e storie a Masseria Canali "Electrica Salsa"

MESAGNE - Sabato 23 agosto, a partire dalle ore 18, a Masseria Canali, il bene confiscato inaugurato il 10 luglio scorso a Mesagne,  la cooperativa Terre di Puglia – Libera Terra di Mesagne apre le porte e i boccacci all'iniziativa "Electrica Salsa" che mette al centro il senso di comunità e i diritti dei lavoratori agricoli partendo da un frutto della nostra terra: il pomodoro.

Una giornata insieme per riscoprire il piacere antico di fare la salsa in compagnia. Le signore dello Spi (Sindacato Pensionati Italiani) di Mesagne insieme al foodj Nick Difino e il musicista brindisino Enrico Martello saranno all’opera per preparare la salsa alla vecchia maniera ma a ritmo di musica e storie.

A Masseria Canali l’ultima tappa, la festa finale del #pomotour2014. Il tour organizzato dal Fooding Social Club, Exfadda e Rural Hub che porta in giro per l’Italia questa antica tradizione capace di legare le  persone alla terra e  agli antichi sapori cogliendo l’occasione per riflettere insieme sul tema dei diritti dei lavoratori troppo spesso sfruttati e privati dei propri diritti nelle campagne della nostra regione.

Per questo, prima della salsa/performance, il pomodoro sarà protagonista di un incontro sul tema dei diritti dei lavoratori agricoli. Al dibattito parteciperanno i partner dell’iniziativa, lo Spi, la Cgil e l’assessore regionale Guglielmo Minervini che sta portando avanti un importante lavoro sul tema dei diritti dei lavoratori migranti attraverso l’iniziativa regionale Equapulia, il bollino etico ideato dalla Regione Puglia per creare un circuito solidare e dare accoglienza e lavoro ai migranti dell’agricoltura.

Un momento per costruire insieme  senso di comunità intorno ad una antica tradizione, utilizzando i pomodori coltivati nei terreni confiscati di contrada Canali e riflettere sull’importanza dei diritti, del lavoro etico e dell’agricoltura. Masseria Canali come luogo di incontro tra persone, tradizioni e innovazione. Una festa per aprire ancora una volta le porte del bene confiscato da poco restituito alla sua comunità. 


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