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Ultimo appuntamento con il teatro amatoriale con “Lisistrata”

Domenica 02 aprile con la Compagnia Teatrale “Il Teatro delle Giaccure Stritte” di Salice Salentino si chiude la tredicesima edizione del concorso Teatro Amatoriale organizzato dall’Associazione Culturale “Domenico Modugno”. La Compagnia di Salice Salentino presenterà un lavoro inedito e soprattutto nuovo nella tematica “Lisistrata” traduzione, adattamento e regia di Mimino Perrone.

La commedia fu rappresentata per la prima volta ad Atene nel 411 a.C. in un momento in cui la civiltà ateniese era logorata dalla guerra del Peloponneso tra Sparta e Atene. Lisistrata è una delle più antiche commedie satiriche giunte fino ai giorni nostri e il titolo deriva dal nome dell’eroina protagonista “Lisistrata” ovvero “colei che scioglie gli eserciti” che si pone a capo delle donne greche, turbate dall’assenza dei loro uomini partiti per la guerra, con le quali mette in atto una sorta di sciopero a oltranza del sesso finché i mariti non avessero firmato la pace. Dopo una iniziale titubanza le donne si dimostrano favorevoli al piano, effettuano un giuramento ed occupano l’Acropoli di Atene e a piegare le volontà belliche dei loro mariti.

Non è soltanto la prima commedia greca con una protagonista al femminile, ma anche il primo testo della cultura occidentale che affronti il problema della emarginazione della donna.

Il Presidente e lo staff dell’Associazione Culturale “Domenico Modugno” desiderano ringraziare la giuria composta da persone che seguono da anni la rassegna teatrale: Carlo Giangrande (Presidente), Piera Mita (insegnante dell’ITC N. Valzani di San Pietro Vernotico), Salvatore Sozzo (imprenditore di Squinzano), Maurilio Marangio (avvocato di San Pietro Vernotico) e Danilo Gargano (dirigente di un istituto di vigilanza); il pubblico che con passione ha voluto dedicare un po' del loro tempo al teatro e il personale del teatro “Don Bosco” che ha supportato le Compagnie nell’allestimento e tecnicamente.

E come disse Paolo Grassi “Il teatro per la sua intrinseca sostanza è fra le arti la più idonea a parlare direttamente al cuore e alla sensibilità della collettività. Noi vorremmo che autorità e giunte comunali considerassero il tetaro come una necessità collettiva, come un bisogno dei cittadini, come un pubblico servizio alla stregua della metropolitana e dei vigili del fuoco.”


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