Forza Italia assediata a destra: cedere non è la soluzione migliore
Forza Italia a Brindisi rischia di diventare ostaggio della sua ex ala destra. In verità, il partito di Berlusconi da molti anni non è più a trazione democristiana, con uno stato maggiore ed amministratori provenienti da quello che fu il partito di Fini
Forza Italia a Brindisi rischia di diventare ostaggio della sua ex ala destra. In verità, il partito di Berlusconi da molti anni non è più a trazione democristiana, con uno stato maggiore ed amministratori provenienti da quello che fu il partito di Fini (Alleanza Nazionale), ma oggi la maggior parte di quella componente ex An è fuori raccolta in associazioni e movimenti vari - ecco il ritorno delle civiche – o confluita nel partito di Matteo Salvini o calamitata dal Pri rilanciato da Giovanni Antonino. Resta fedele ormai solo la parte moderata legata alla leadership nazionale di Silvio Berlusconi.
La prospettiva del rischio è quella che alle prossime elezioni amministrative a Brindisi non ci sia più un centrodestra, ma solo una destra, cosa che comunque a livello locale non rappresenterebbe una novità storica. Certo la stoffa degli interpreti non è, fatte le debite eccezioni, la stessa del passato, e il campo è talmente frammentato che non lascia speranze di compattezza e durata nel lungo periodo amministrativo. Inoltre la logica delle relazioni politiche che si tenta nuovamente di imporre è quella dei pacchetti di voti.
Perciò, se la campagna elettorale prossima dovrà essere molto diversa o meno, se dovrà giocarsi su un terreno serio di confronto e di proposta sui problemi della città, molto dipende da cosa deciderà di fare Forza Italia. Sappiamo che dalla fine dell’esperienza Mennitti il partito di Berlusconi a Brindisi non riesce più a trovare una soluzione forte da proporre per ritornare in sella a palazzo di città. Ed ora sa che il suo parterre di alleati non ha intenzione di accettare la leadership azzurra nella prossima competizione. (Nelle foto sopra, Mauro D'Attis ed Ernestina Sicilia)
Forza Italia potrebbe di conseguenza cedere alle pressioni, o resistere e affrontare il percorso più arduo di proporre una idea di città. Sarebbe, quest’ultima opzione, anche una bella sfida al Pd e al resto del centrosinistra e un tentativo di spostare in avanti l’asse della politica a Brindisi. L’unica cosa di cui oggi c’è davvero bisogno. Staremo a vedere.