“Brindisi al bivio, sì al futuro: liste pulite, discontinuità e autonomia”
Rossi candidato sindaco del centrosinistra: “Non state alla finestra, scegliete per essere protagonisti. No a chi decide a Francavilla Fontana, Bari e Roma. No alla Tap a Brindisi, no al progetto A2a, sì ad Enea”. Dal pubblico una contestazione. Cannalire del Pd: “Siamo rinati, è l’uomo giusto, in Assise ci fece fare la figura degli stupidi”
BRINDISI – “Un invito: non state alla finestra, è questo il tempo della scelta perché Brindisi è al bivio tra il passato gli anni del trasformismo, delle scelte assunte da altri e di un modello di sviluppo impraticabile, e il futuro che vuol dire sfida da vincere passando attraverso la discontinuità e la rivendicazione dell’autonomia nelle scelte, per cui fuori chi ha fallito politicamente e chi spesso ha assunto decisioni a Roma, Bari e forse anche a Francavilla Fontana”.
Il debutto del candidato sindaco Rossi
Il Partito democratico
“In Consiglio comunale ci ha messo in difficoltà più di qualche volta, facendoci anche fare la parte degli stupidi”, ha ammesso Cannalire. Il pubblico ha applaudito. Rossi ha sorriso. “Quello di oggi è il giusto riconoscimento per il lavoro che ha sempre svolto. Il Pd, inoltre, ha detto chiaramente no alle lusinghe dei portatori di voti”.
Liberi e Uguali e Brindisi Bene Comune
“Tutte quelle persone che hanno fatto schifo, che ci hanno abituato al malaffare, non troveranno posto”, ha sottolineato in apertura Giuseppe Cellie, collega di banco di Rossi nell’ultima consiliatura. “Basta anche al ricatto ambiente e lavoro”. Da Mdp, Sinistra italiana e Possibile, ha preso linfa Liberi e Uguali, rappresentato da Cristiano D’Errico e Federica Bruno Stamerra. “Indispensabile adesso dare risposte concrete a una città martoriata, rimasta ferma per almeno due anni e mezzo senza alcun tipo di programmazione. Non abbiamo ricette miracolose, ma idee, progetti e buona volontà”.
Il pubblico
La discontinuità
“Tre sono le azioni principali sulle quali intendiamo costruire il futuro prossimo di Brindisi: discontinuità con il passato, guardando alla classe dirigente, con liste nuove e pulite”, ha detto Rossi. “Non è un vezzo, ma una necessità perché a scrivere una pagina nuova, non può essere chi ne ha scritta una o più di una sbagliata”. Tra appalusi e sì con la testa in segno di approvazione del pubblico, l’aspirante sindaco è andato avanti: “Dobbiamo recuperare il rapporto di fiducia con i cittadini per dire che no, non siamo tutti uguali. La gente per bene c’è”. Altro applauso. “Discontinuità anche sul fronte del modello di sviluppo: la strategia energetica nazionale è per noi una sfida, ma attenzione perché non accetteremo mai chi pensa di trasferire la Tap a Brindisi. No anche al progetto A2a: la zona va bonificata e messa a disposizione della retroportualità, da inserire nella Zes. Alla Regione chiederemo di chiudere il ciclo dei rifiuti, per cui sì agli impianti di compostaggio e biostabilizzazioni, senza i quali non è possibile tagliare la Tari”.
L’autonomia
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Il progetto Enea e lo scontro con Errico
La coalizione, per stessa ammissione di Rossi, non è chiusa: “Siamo aperti al contributo delle associazioni e dei movimenti che si riconoscono nel messaggio di inclusione di Papa Francesco”. Appello lanciato nella stessa direzione intrapresa dal notaio Michele Errico, ex Pd, ma l’intesa sembra impossibile visto quanto è accaduto di recente, perché a dividere Rossi dall’ex sindaco c’è il progetto dell’Enea del valore di 500 milioni di euro. Rossi è per il sì, Errico per il no più assoluto. “C’è stata una polemichetta sterile”, ha ammesso Rossi. “Io sono stato coordinatore provinciale per il referendum contro il nucleare perché si parlava di fusione, qui parliamo di tutt’altro”. Dal pubblico una donna ha gridato: “Vergognati”. E’ andata via, nonostante l’invito al confronto. “Qui non parliamo di una centrale nucleare, ma un polo scientifico e di ricerca che potrebbe nascere”. Il consenso è arrivato sotto forma di applauso.
Brindisi Smart e il bilancio
Il punto interrogativo resta sulle effettive condizioni economico-finanziarie del Comune: “Aspettiamo di conoscere il bilancio di previsione che sarà presentato entro il 28 febbraio, poi chiederemo un incontro al commissario. E affronteremo un punto simbolico, costituito dalla costruzione della palazzina sulla fontana Tancredi: bisogna avviare un discorso con la ditta vincitrice al Tar per la perequazione, peraltro già ipotizzata dal precedente commissario”.
Il programma sarà definito attraverso una campagna di ascolto, quartiere per quartiere. Da subito. Solo un riferimento allo schieramento opposto: “Noi siamo quelli che scenderanno in piazza il 25 aprile in un Paese e in una città in cui la destra vira al fascismo”.