“Comune di Brindisi, preoccupante guerra di potere nella maggioranza”
Antonio Elefante del Pd, dopo il secondo rinvio per la composizione delle commissioni consiliari: "Come il 22 agosto, anche ieri non c'è stato accordo". Rossi: Impegno sociale indipendente da chi e da cosa?". Luperti rinuncia all'Urbanistica e chiede i Servizi sociali
BRINDISI – Non c’è due senza tre: è necessario il terzo incontro fra i capigruppo per arrivare (forse) alla composizione delle commissioni consiliari al Comune di Brindisi, perché è in atto il tira & molla interno alla coalizione dei moderati, espressione della maggioranza politica ma non numerica da quando c’è stata la diaspora in Impegno sociale.
Le commissioni sono nove, così come nella passata Amministrazione, con sei componenti espressione della coalizione di governo e quattro delle opposizioni. Il punto è che ancora non è certo al cento per cento chi faccia parte della maggioranza Carluccio e chi no. “Continuano il gioco del rialzo”, sbottano dalle opposizioni. “Palazzo da un lato e Luperti dall’altro, nella speranza di ottenere incarichi”.
Chi non va tanto per il sottile è Antonio Elefante (in foto), rieletto per il Pd: “Noi eravamo pronti, loro no. “C’è una evidente e preoccupante guerra di potere nella maggioranza”, ha scritto su Facebook, tornato a fare da cassa di risonanza per le vicende politico-amministrative. “Ma poi, quale sarebbe questa maggioranza?”, chiede. Rincara la dose, Riccardo Rossi, della coalizione Brindisi Smart, espressione dell’altra sinistra, quella alternativa al Pd: “La maggioranza è ferma al palo per Impegno sociale: o Palazzo dichiara apertamente da che parte sta oppure sia la maggioranza a produrre un documento scritto in cui dica qual è il perimetro della coalizione”, scrive il consigliere sulla sua pagina Fb.
Sino ad oggi, Palazzo conferma “l’appoggio esterno alla maggioranza”, in linea con la rinuncia a non entrare in Giunta. Nel caso in cui Impegno sociale dovesse essere considerato gruppo di maggioranza, potrebbero scaturire problemi in seno alle commissioni perché il voto dei consiglieri che fanno riferimento a Palazzo avviene caso per caso, a prescindere dalle linee guida dei moderati. Il che vuol dire che potrebbero esserci rallentamenti nei lavori se non blocchi.
All’orizzonte, non c’è alcun vertice di maggioranza. Non ancora, almeno.