“Consales ha infangato Emiliano, il Pd e Brindisi: ora basta”
Il commissario Antonica: "Rivendichiamo discontinuità politica con il passato". Sulla tessera: "Non l'ho data io né a lui né a Luperti". Sulla lista: "Ho chiesto i carichi pendenti dei candidati". Marino: "L'ex sindaco e Ferrarese promisero un palazzetto da 5.500 posti". E invita i giornalisti a vedere gli estratti conti: "Non ho debiti"
BRINDISI – “Consales ha infangato il segretario regionale del Pd, Michele Emiliano, il Partito democratico e la stessa Brindisi: ora basta, è stato il passato di questa città e ci auguriamo che tale resti perché noi siamo in netta discontinuità politica con quel che è stato e rivendichiamo legalità, onestà e impegno che sono parte del integrante del nostro codice etico. Ed è stato lui a non mantenere le promesse sul palazzetto dello sport da 5.500 posti”
Antonica ha preso la parola per prima in nome e per conto del Pd, di cui è vice segretario regionale: “Fermo restando il rispetto per il lavoro della magistratura e l’augurio che Consales possa effettivamente chiarire i fatti ritenuti penalmente rilevanti a suo carico, non possiamo tacere di fronte a chi ha infangato il nostro segretario”, ha detto subito. “Intanto chiarisco che non sono stata io a consegnare a Consales la tessera del Pd, non avrei potuto né per lui né per Luperti, tanto è vero che entrambi si sono presentati nella sede della Federazione (in via Osanna, ndr) quando non c’ero”.
A essere stata presente era una dipendente: “A lei, a Gloria, vanno le mie scuse”, ha detto. “Una volta saputo quello che era successo, le chiesi di chiamare Consales per ricordargli che si era autosospeso”. Cosa avvenuta quando l’ex sindaco venne rinviato al giudizio del Tribunale per concussione, abuso d’ufficio e violazione della normativa antiriciclaggio per le rate del debito di Equitalia pagate anche in contanti.
“Ricordo che già da settembre stavamo chiedendo al sindaco le dimissioni dei due assessori per rilanciare l’azione amministrativa, ma niente. Ricordo anche che Consales ha incontrato Emiliano il 12 dicembre ma chi fa politica da qualche anno sa bene che parlare di ricandidature per il 2017 è assurdo, non sarebbe mai stato possibile affrontare tale argomento posto che cose cambiano, spesso in fretta, come accade nella vita”. In altri termini Consales avrebbe detto una non verità nel sostenere che Emiliano, nell’ufficio di presidenza della Regione Puglia, avrebbe garantito l’appoggio al futuro bis del sindaco, a patto di far fuori i due assessori”.
“Questa è l’ultima volta che si parla del passato e di Consales, adesso abbiamo bisogno di dimenticare e di lavorare per ricostruire Brindisi secondo i valori di giustizia sociale e di uguaglianza, per cui a qualsiasi attacco noi risponderemo con il mondo che faremo”. Prima di mettere la parola fine, un’ultima considerazione: “Sono la dottoressa Antonica per Consales, per gli altri sono e resto semplicemente Sandra”.
“In quella occasione, quando protagonisti dovevano essere i giocatori e i tifosi, Consales e Massimo Ferrarese fecero una promessa alla dirigenza e soprattutto agli stessi tifosi dicendo che sarebbe stato realizzato un palazzetto da 5.500 posti l’anno dopo”. “Cosa è successo dopo? Che noi abbiamo rispettato le promesse portando la squadra in giro per l’Italia e per l’Europa, mantenendola ai massimi livelli nonostante le difficoltà anche legate alla mancata realizzazione di quella struttura perché se mi si dice che verrà costruita io prendo impegni di conseguenza. Lo avrebbe fatto qualsiasi imprenditore. Da tutta Italia c’erano richieste per assistere alle partite. Le perdite ci sono state e sono state ripianate”, ha detto ancora Marino. “Non ho mai fatto polemica su questa cosa e mi sorprende che l’abbia fatta lui. Ero contento del suo impegno come lo sono stato per il calcio, ma sappiamo come è andata a finire”.
“Sul fronte politico, posso solo dire che se avessi saputo che si dicono queste cattiverie e si è costretti a fare i conti con i veleni, allora non mi sarei candidato, ma amo troppo questa città come quando ero bambino. Ho lavorato spesso fuori e con molta modestia – lo dico – sono diventato imprenditore a Brindisi, Lecce e Taranto, ma mai ho avuto problemi con la giustizia né ho debiti: invito i giornalisti domani alle 12 in azienda per mostrare i conti correnti. Ho avuto controlli della finanza, come altri, non nascondo le mie dichiarazioni dei redditi e il mio fatturato. E’ tutto disposizione. Ma chi dice il contrario, sappia che da domani adirò le vie legali”.
“E’ con la stessa mentalità imprenditoriale che vorrei amministrare il Comune, anche cambiando la macchina organizzativa: chiedo onestà, legalità e impegno. Voglio un futuro migliore per i bambini come te”, ha detto rivolgendosi a un bimbo biondo seduto in prima fila mentre arrivava Giovanni Brigante della lista Puglia in più.
Emiliano, fino a questa sera non sapeva di quanto accaduto: “Gli ho risparmiato questa bruttezza”. Era impegnato in una cerimonia di conferimento di una laurea honoris causa.