D'Alema a Brindisi, a sorpresa: "Sono pronto a tornare in campo"
L'ex premier in città per due impegni (l'incontro elettorale con Nando Marino e la presentazione del libro di Carmine Dipietrangelo) smentisce chi lo pensava ormai a riposo. Una chiamata alle armi accolta da applausi scroscianti
BRINDISI - “Comincio a convincermi di essere io uno di quelle persone che, per dovere, dovranno sentire quel segnale e combattere. Dipenderà da quello che accadrà nei prossimi mesi, i prossimi passaggi che vivrà il Paese, elezioni amministrative, referendum, momenti in cui qualcuno dovrà assumersi le sue responsabilità”. Massimo D’Alema, a Brindisi quest’oggi (27 maggio), dà la sua disponibilità ad assumere un ruolo guida nel Pd e nella sinistra e chiama alle armi i suoi, che, in una Sala Università di palazzo Nervegna gremita, hanno risposto con applausi e grida liberatorie.
La lotta, i combattenti, sono concetti che hanno occupato la presentazione del libro “Brindisi nel bene e nel male - punti di vista di un militante della sinistra” e che si sono ripresentati nelle parole di D’Alema, ma anche in quelle di Dipietrangelo che ha spiegato come “questo sia un diario, non voglio chiamarlo libro; è un diario degli ultimi quattro anni che riprende il filo di un libro scritto con Marcello Orlandini. Un diario scritto per reagire alla realtà di questa città. Un diario che fotografa una Brindisi immobile, mai cambiata. A questo immobilismo è ora di dire basta, di lottare contro uno svilimento della politica e della società brindisina. A tutto ciò bisogna reagire”. Una visione che ha convinto e ispirato lo stesso D’Alema che, tra le righe del “diario” ha scorto “un guerriero che si è scontrato con le avversità della vita, ma che non si è arreso, e, nonostante tutto, cerca di scorgere una speranza in quello che gli accade attorno”.