Tanzarella: “Comportamento vergognoso del Pd ostunese e brindisino”
L’ex sindaco socialista scrive ad Emiliano, Bruno e Romano dopo l’accordo con il centrodestra del Partito democratico. “Grazie per l’impegno e l’assordante silenzio”. Gelo con Epifani e Tomaselli. Parla il consigliere dissidente Giuseppe Tagliente
BRINDISI – “Vi ringrazio per l’impegno profuso e per l’assordante silenzio sul vergognoso comportamento del Pd ostunese e brindisino”: la frase breve ma quanto mai eloquente, se non proprio esplosiva, porta la firma di Domenico Tanzarella, ex sindaco della Città Bianca, il più longevo, ed altrettanto ex amico di Giovanni Epifani e del senatore Salvatore Tomaselli.
E’ il testo che l’avvocato socialista ha spedito via Sms all’indomani del battesimo della giunta che vede il Pd sorreggere il centrodestra ad Ostuni, dove la maggioranza politica emersa dal ballottaggio poco più di un anno fa, è rimasta vittima dell’anatra zoppa (per via del voto disgiunto) e si è trovata a corto di numeri per governare, decidendo di arrivare a un accordo con i “nemici” (?) di Forza Italia & Co per salvare il governo cittadino evitando l’esposizione al commissariamento in attesa di tornare al voto.
Quello stesso testo è stato inviato, subito dopo, a Pino Romano, consigliere regionale riconfermato, nonché a Maurizio Bruno, segretario provinciale del Pd (che è anche a capo della Provincia nonché sindaco di Francavilla Fontana). Per opportuna conoscenza, affinché tutti sapessero esattamente come la pensa, Tanzarella ha mandato l’sms anche a Procacci e De Santis, molto vicini ad Emiliano, al punto da aiutarlo nella composizione delle liste per le regionali.
Risposte, a quanto pare, non ne sono arrivate, complici le ferie estive che hanno portato i destinatari lontano. Ma Tanzarella non si arrende. Come potrebbe mai uno come lui, che sin dal ballottaggio, scuoteva la testa e lanciava un sos ai vertici del Pd perché facessero sentire la propria voce, stoppando ogni possibile ipotesi su un accordo ritenuto un delirio? Già, un deliro, ripete Tanzarella. “Non c’è altra definizione di fronte a una situazione come questa”, dice.
Con l’ormai ex consigliere regionale, il feeling non è semplicemente finito: è morto e sepolto, dopo le regionali. “Non lo saluto più”, dice. “Come disse Berlusconi quando gli chiedevano della moglie, le nostre strade si sono divise”, continua citando niente di meno che la telenovela privata in cui è rimasto coinvolto l’ex premier, ancora oggi leader di Forza Italia. E il riferimento non è affatto casuale, visto che Epifani ha detto sì al salvagente chiesto dal sindaco Gianfranco Coppola, sulla scia di quanto sostenuto dal senatore Salvatore Tomaselli.
“E’ un comportamento inaccettabile per chi è davvero di sinistra: Epifani, evidentemente conosce solo il verbo avere, ha difficoltà a coniugare il verbo dare e non sa cosa voglia significare essere, mentre Tomaselli è uno che cambia idea, visto che all’inizio aveva dato l’ok a una giunta tecnica a patto che si tornasse alle urne. E invece nel nuovo esecutivo ha anche lui un riferimento”. Chi sarebbe? “Mi riferisco a Nichi Maffei, nome noto negli ambienti della Cna”. A Maffei il primo cittadino ha affidato le deleghe al Turismo e agli eventi.
“L’ho fatto a malincuore”, confida Tagliente. “Ma non potevo fare diversamente, tenuto conto di quanto è successo: Ostuni sembra una città non amministrata, la gestione Coppola è stata fallimentare sul fronte delle finanze, dei servizi sociali e dell’ambiente, e il Pd continua a vivere una subalternità tale da non essere considerato un partito ma una lista civica”, spiega (Nella foto, Giuseppe Tagliente).
“Subalternità che a mio avviso c’era anche con Tanzarella: lui stesso non ha fatto niente per aiutare il partito. E allora spero che il mio voto induca alla riflessione. Voglio sapere dove va il Pd. E poi se è vero oppure no che questa nuova giunta andrà avanti per tre anni e mezzo come ha detto ieri in consiglio Ernesto Camassa. Eppure gli accordi erano diversi: il Pd disse sì a una giunta tecnica per la gestione di obiettivi strategici sino alla fine dell’anno, per tornare alle urne improrogabilmente nel 2016”.
Quanto a Tanzarella, si dice che sia pronto per un blitz a Bari, per incontrare Emiliano e chiedergli che intenzioni abbia sulla lista civica nella quale si è candidato: “Di certo c’è che il rapporto con questo Pd è finito, a meno che non ci sia un ricambio della classe dirigente, cosa che secondo me è una pia illusione a differenza di quanto sostiene un mio amico di Brindisi”, dice. Il cuore del “vecchio” socialista continua a battere e i rumor che rimbalzano dalla Città Bianca riferiscono che l’avvocato sarebbe pronto a fondare un movimento. A meno che non ci sia il debutto politico della civica Emiliano sindaco di Puglia, dopo il battesimo elettorale. Lui non conferma, né tanto meno smentisce. “Vedremo”. (In foto, Michele Emiliano)