Francavilla Fontana, campagna elettorale social: quattro candidati sindaco
Ci riprova Bruno per il centrosinistra a trazione Pd, i moderati presentano l’avvocato Denuzzo, il centrodestra si spacca: Taurisano per Fi, Iurlaro per la Lega che rispolvera la Democrazia cristiana. Incognite M5S e Rifondazione. Battaglia sul Pug
FRANCAVILLA FONTANA – Candidati sindaco social a Francavilla Fontana, dove la campagna elettorale, prima ancora che nelle piazze reali, domina quella di Facebook. Ad essere agguerriti, a colpi di post e foto, sono in quattro, in ordine alfabetico: Maurizio Bruno che il Tricolore lo rivuole, dopo essere stato sfiduciato, ma dovrà vedersela con Antonello Denuzzo, espressione dei moderati, alcuni dei quali per un certo periodo di tempo gli hanno offerto una stampella, e con il centrodestra spaccato tra Pietro Iurlaro, scelto dalla Lega che ha rispolverato la vecchia Democrazia Cristiana, e Giovanni Taurisano, per Forza Italia.
Le incognite
Sono i candidati certi, quelli ufficiali, nomi e volti che i francavillesi, chiamati al voto il prossimo 10 giugno, conoscono bene. Perché compaiono sui telefonini, sui tablet e sui pc, complici i social network, scelti da tutti gli aspiranti sindaco per comunicare e rendere la campagna elettorale partecipata. In attesa di arrivare alla stretta finale, quando i “santini” riempiranno le caselle della posta e i maxi faccioni tappezzeranno la Città degli Imperiali.
Ci potrebbero essere due incognite. Perché nulla si sa dei grillini, a Francavilla Fontana desaparecidos, visto che nulla trapela sulla scelta degli attivisti: saranno della partita elettorale oppure no? Vorranno cavalcare l’onda favorevole delle politiche del 4 marzo scorso? Dicono di sì. Ma altro non è dato sapere. Niente si sa, almeno sino ad oggi, neppure sulle decisioni di Rifondazione comunista, inizialmente vicina ai moderati, salto la svolta ritenuta troppo a destra operata nel momento in cui il candidato Denuzzo, avvocato, ha incasso consensi da questa parte politica, evidentemente convincendo gli scontenti, se non proprio delusi. Chiaro che vogliono vincere tutti. Neppure si pensa al ballottaggio che, stando al calendario stabilito dal Ministero dell’Interno, è fissato per il 24 giugno.
Il centrosinistra
Per Bruno, anche ex segretario provinciale del Pd, la voglia di tornare è tanta. Ci riprova con un “patto di coalizione”, a trazione Pd, partito che mai ha messo in dubbio la ricandidatura, con il sostegno di Alternativa Popolare, #Insieme, Francavilla Fontana per Maurizio Bruno sindaco, Progetto Comune. Nella speranza, dicono i detrattori, che questa (santa?) alleanza resista. Visti i precedenti, il riferimento è al Piano Urbanistico generale, diventato campo di battaglia con feriti. Una spina nel fianco dell'Amministrazione dalla fine degli anni Settanta. Con Bruno sindaco, si dimise l'assessore Roberta Loparco.
I moderati
Il gruppo rivendica l’essere pluralista, aperto cioè alle persone di buona volontà che intendono lavorare per la Città degli Imperiali. Il messaggio che vale come appello alla partecipazione è rivolto agli scontenti, a tutti coloro i quali sono rimasti delusi dai partiti tradizionali, dal Pd a Fi.
La destra
A Francavilla Fontana, il centrodestra è costretto a fare i conti con una spaccatura. Non la prima, visto che già nel 2014 le lacerazioni furono evidenti e permisero al Pd di scalzare Fi. Questa volta la divisione è tra Forza Italia e la Lega con Salvini. Sono l’uno contro l’altro, armati ovviamente su Facebook. L’intesa nazionale, peraltro in bilico visto quel che è successo negli ultimi giorni tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, qui nella Città degli Imperiali non è stata neppure presa in considerazione. Il motivo? Presto detto: la Lega ha puntato subito su Pietro Iurlaro, funzionario dell'ex Iacp, ex senatore, in quota al gruppo Ala, non ricandidato.
Con Iurlaro ci sono due liste civiche, Noi ci siamo e Più Francavilla. La prima nel 2014 sostenne Bruno, stando a quanto riferiscono quanti seguono da vicino le vicende di Palazzo degli Imperiali. La seconda è diretta espressione dell’ex senatore, tanto da diventare l’hastag della campagna elettorale. A sorpresa è tornato sulla scena politica lo scudo crociato della Democrazia Cristiana. Era dato per defunto o quanto meno per scomparso. Niente di più falso. C’è, eccome.
Forza Italia e Fratelli d’Italia
Ha resistito, invece, l’asse Fi-Fratelli d’Italia nella Città degli imperiali, dove il partito di Berlusconi e quello di Giorgia Meloni, puntano su Giovanni Taurisano, dirigente Asl. Il professionista è stato scelto direttamente dalla società civile, con il gradimento dei vertici regionali, allo scopo di ricucire lo strappo con gli elettori, evidente se si considera il risultato delle politiche del 4 marzo.