Riceviamo e pubblichiamo una nota di Sì Democrazia in cui il movimento del consigliere comunale uscente Roberto Fusco chiarisce la propria posizione riguardo alle seguenti dichiarazioni rilasciate a BrindisiReport da Riccardo Rossi, neoeletto al consiglio comunela fra le file di Brindisi Bene Comune, nella giornata di lunedì (20 giugno): “Rimpianto per tutto quello che poteva essere e che non è stato” e poi “Noi abbiamo cercato di fare alleanze più larghe possibili con tutte le forze sane della città, dal notaio Michele Errico, a Roberto Fusco ai 5 stelle. Purtroppo non abbiamo avuto risposte positive e secondo me tutto ciò ha portato a questo esito. Spero che d’ora avanti si comprenda che bisogna anteporre l’interesse della città ai propri destini”.

Ritenendo che le cose non siano andate proprio così e per riportare i fatti nel giusto alveo ci è sufficiente riportare quanto osservato da Vittorio Bruno Stamerra in suo articolo del 24 aprile scorso. Stamerra pur non avendo fatto parte delle varie riunioni ma essendo un attento osservatore e conoscitore delle vicende politiche locali, si è così espresso riguardo alla composizione delle varie coalizioni: “Lo spazio a sinistra tocca irrimediabilmente a Riccardo Rossi, ed allo schieramento Smart. Incaponirsi con Michele Errico, chiudere pregiudizialmente al Pd, lasciare in libera uscita Fusco, ha significato chiudersi nel proprio recinto. Errori cui ora è impossibile rimediare”.

Ciò, non per innescare inutili polemiche che non servono a nessuno, e meno che mai alla città, ma solo per dovere di chiarezza. A Brindisi ora occorre che tutti - opposizione e maggioranza - svolgano il loro ruolo con estrema serietà e Riccardo Rossi sappiamo bene che lo farà con passione e scrupolo.