Ambiente

La Chiesa predica lo sviluppo sostenibile. Messaggio per la manifestazione del 19

BRINDISI - Alla vigilia della manifestazione di domani organizzata dal fronte ambientalista brindisino, che ha raccolto le adesioni l'impegno alla partecipazione di partiti, associazioni e movimenti sia di area di centrosinistra che di centrodestra, circostanza che assume un importante significato politico e sociale, giunge anche un messaggio dalla Chiesa diocesana di Brindisi-Ostuni, che richiama l'impegno dei cattolici - sancito da alcune encicliche papali - per la difesa dell'ambiente come garanzia per le future generazioni. Il messaggio indica l'esigenza di decisioni equilibrate che garabntiscano il bene comune, ma il significato, noi crediamo, è inequivocabile: l'uomo ha diritto all'autodeterminazione. BrindisiReport lo pubblica integralmente.

Piazza Duomo e la sede della Curia brindisina

BRINDISI - Alla vigilia della manifestazione di domani organizzata dal fronte ambientalista brindisino, che ha raccolto le adesioni e  l'impegno alla partecipazione di partiti, associazioni e movimenti sia di area di centrosinistra che di centrodestra, circostanza che assume un importante significato politico e sociale, giunge anche un messaggio dalla Chiesa diocesana di Brindisi-Ostuni, che richiama l'impegno dei cattolici - sancito da alcune encicliche papali - per la difesa dell'ambiente come garanzia per le future generazioni. Il messaggio indica l'esigenza di decisioni equilibrate che garantiscano il bene comune, ma il significato, noi crediamo, è inequivocabile: l'uomo ha diritto a partecipare alle decisioni che riguardano la qualità della sua vita. BrindisiReport lo pubblica integralmente:

"La Chiesa diocesana di Brindisi-Ostuni, in occasione della manifestazione di domani, sabato 19 giugno che ha come tema “Brindisi vuole costruire il proprio futuro”, intende esprimere il suo apprezzamento per quanti, istituzioni, amministrazioni pubbliche, imprese, associazioni e singoli cittadini, sono impegnati per la costruzione di un futuro migliore del proprio territorio.

Ogni processo economico, sociale o politico deve mirare al rispetto per la dignità dell’uomo “creato a immagine e somiglianza di Dio”, alla salvaguardia del creato, alla difesa del lavoro e della salute, considerati diritti “inviolabili”.

La Chiesa diocesana sostiene la partecipazione democratica dei cittadini ai processi decisionali che riguardano il futuro; auspica l’impegno a trasmettere alle giovani generazioni i principi del rispetto, della solidarietà e della fratellanza; conferma la fiducia e la vicinanza sia alle istituzioni, che alle imprese presenti sul territorio e rinnova l’invito a decisioni giuste, equilibrate e sagge che, attraverso il dialogo e il confronto, abbiano come fine ultimo il perseguimento del bene comune, nella garanzia del lavoro e della sicurezza.

Appaiono quanto mai profetiche le parole scritte, oltre quarant’anni fa, da papa Paolo VI nell’enciclica Popolorum Progressio: “Eredi delle generazioni passate e beneficiari del lavoro dei nostri contemporanei, noi abbiamo degli obblighi verso tutti, e non possiamo disinteressarci di coloro che verranno dopo di noi a ingrandire la cerchia della famiglia umana. La solidarietà universale […] è un dovere”.

La Chiesa, «esperta in umanità», fedele alla sua Dottrina Sociale, sostiene lo sviluppo sostenibile e intende richiamare tutti a stili di vita improntati alla sobrietà. Se è legittimo protestare per i danni causati all’ambiente da uno sfruttamento non equilibrato delle risorse energetiche, è altresì auspicabile che ciascuno prenda consapevolezza che ogni suo piccolo gesto può contribuire al peggioramento o al miglioramento dell’ambiente naturale e della vita dell’uomo.

Le parole scritte dal Santo Padre Benedetto XVI, nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest’anno, rappresentano per ciascuno un monito e un impegno immediato. Scrive il Pontefice: “Auspico, pertanto, l’adozione di un modello di sviluppo fondato sulla centralità dell’essere umano, sulla promozione e condivisione del bene comune, sulla responsabilità, sulla consapevolezza del necessario cambiamento degli stili di vita e sulla prudenza, virtù che indica gli atti da compiere oggi, in previsione di ciò che può accadere domani”.


Si parla di