Graphic novel e storia d'Italia: Buttolo al Marzolla e al Simone
Ci sono occasioni d'incontro magari "understatement" ma preziose e imprevedibili nei loro sviluppi, che mettono radici sottili e tenaci e generano energia positiva "accarezzando " le coscienze
BRINDISI - Ci sono occasioni d’incontro magari “understatement” ma preziose e imprevedibili nei loro sviluppi, che mettono radici sottili e tenaci e generano energia positiva “accarezzando “ le coscienze. Ciò ha saputo fare, a tu per tu con gli studenti del liceo Classico Marzolla e dell’artistico Simone, (che ha incontrato nella giornata di venerdì) Gianluca Buttolo da Udine, di professione illustratore e scrittore.
Il suo graphic novel “La Scelta-Giorgio Ambrosoli” è solo in apparenza una narrazione a fumetti. I ragazzi che l’hanno letto con crescente e
Il novel ripercorre la vicenda umana e pubblica di Giorgio Ambrosoli, chiamato, all’indomani del crac, nel 1975, dal Banco di Sicilia di Michele Sindona a curarne il fallimento per conto della Banca d’Italia. L’operato dell’avvocato Ambrosoli è quello di un servitore dello Stato, onesto, scrupoloso che conduce alla scoperta di un intreccio mefistofelico tra finanza, politica e mafia.
Nel contrasto di bianchi accecanti e neri densissimi del tratto di Buttolo si dipana una narrazione profondamente umana e “indignata” che sobriamente sfiora, in ultimo , il momento dell’uccisione di Ambrosoli e che deriva da una rigorosa documentazione (grazie anche al contributo del figlio, Umberto Ambrosoli) e da una attenzione civicamente intesa dell’autore alle dinamiche del nostro tempo.
E tale scelta è stata condivisa in due ore di incontro davvero formativo in cui si sono generate domande complesse, importanti che dalla disamina della tecnica e dalla formazione personale dell’autore sono giunte a proporre l’esempio di Ambrosoli provocatoriamente come un paradosso, a chiedersi se un eroe borghese come lui potrebbe ancora aver posto , se ha ancora un peso saper scegliere secondo i propri desideri e coscienza e agire nell’interesse della cosa pubblica.
Il tono è accorato, ansioso, le risposte dinamiche e puntuali, il messaggio univoco. Pensare , conoscere, agire, scegliere. A conclusione autografi, ringraziamenti e Buttolo che se ne va stringendo in mano gelosamente il foglio delle domande, come il più semplice e alto atto di riconoscenza per dei ragazzi che , lontani dai luoghi comuni, crescono nella scuola e anche grazie ad essa allenandosi a pensare, conoscere, agire e scegliere.