L'Armani va in finale, ma l'Enel può rimpiangere qualche errore di troppo
Il sogno non si avvera: l'Enel si inchina (65-76) alla corazzata Armani Milano, che dopo 19 anni può giocarsi una finale di Coppa Italia. I ragazzi di Bucchi escono comunque dalle Final Eight Beko a testa alta: hanno dato filo da torcere agli avversari
DESIO - Il sogno non si avvera: l'Enel si inchina (65-76) alla corazzata Armani Milano, che dopo 19 anni può giocarsi una finale di Coppa Italia. I ragazzi di Bucchi escono comunque dalle Final Eight Beko a testa alta: hanno dato filo da torcere agli avversari fino all'ultimo minuto, tenendo a bada perfino Samardo Samuels, annullato da Eric e James.
Forse sarebbe bastato poco per battere i campioni d'Italia e continuare a sognare. Forse bastava un James Mays a posto, ma anche in semifinale il centro dell'Enel ha dimostrato di essere in condizioni pietose: difende poco, è spesso in ritardo negli aiuti, non punge in attacco, ma continua a gettarsi su ogni palla vacante, rischiando di peggiorare la sua condizione fisica. Peccato, perché con un Mays al meglio, forse, la finale sarebbe stata a portata di mano.
LA CRONACA DELLA PARTITA
Nel secondo quarto va in scena una brutta pallacanestro: molte palle perse, troppe conclusioni personali e poco gioco di squadra. Nella confusione, Brindisi trova la forza per risalire la china fino al 27-32. Bulleri ha l'occasione per portarsi ancora più sotto, ma lancia due missili a salve. L'operazione aggancio è però rimandata di pochissimo. È Denmon ad infilare tre canestri consecutivi, con Pullen che, rientrato dalla panchina, limita Hackett. L'Enel si riporta avanti (33-32) ma l'Armani la colpisce due volte in contropiede, andando all'intervallo avanti di 3 lunghezze (33-36).
Ma ogni volta che l'Enel la raggiunge, l'Armani scatta avanti, quasi sempre con Moss e Brooks. Samuels invece viene tenuto a freno da James (che gli rifila 3 stoppate) ed Eric. Si va all'ultimo periodo sul 47-56, ma all'inizio dell'ultimo mini-tempo finalmente arriva la prima bomba di Pullen, subito seguita da quella di Bulleri (53-56). La musica però non cambia, e i campioni d'Italia rigettano subito indietro gli avversari, trovando nuove risorse in Kleiza, che punisce la zona ordinata da Bucchi. Nel finale ci prova Pullen, ma questa sera non è giornata da show, MIlano fugge via. Verso la finale contro Sassari.
LE FOTO SONO DI VITO MASSAGLI