Inaugurato al Ct De Guido di Mesagne il Palatennis "Alberto Guarini"
La nuova struttura dedicata alla memoria del ventenne studente universitario morto il 29 maggio 1985 nella tragedia dell'Heysel
MESAGNE - Nei giorni scorsi è stato inaugurato formalmente il Palatennis “Alberto Guarini” nell’ambito del Circolo Tennis “Dino De Guido” di Mesagne, ormai sodalizio d’eccellenza del tennis pugliese. L’intitolazione della nuova struttura al giovane Alberto Guarini ha un profondo significato soprattutto affettivo oltre che culturale e sociale. Il 29 maggio del 1985, allo stadio “Heysel” di Bruxelles, nella tragedia causata dagli hooligan inglesi prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni di calcio tra le squadre della Juventus e del Liverpool trovarono la morte 39 persone, 37 delle quali di nazionalità italiana, tra queste il giovanissimo Alberto Guarini mentre il padre Bruno rimaneva gravemente ferito.
Dopo 32 anni di vita e di attività, la Fondazione Guarini decideva di devolvere l’intero patrimonio residuo al Circolo Tennis “Dino De Guido” di Mesagne affinché il sodalizio potesse procedere alla copertura dei campi 3 e 4 con una struttura pressostatica amovibile nei mesi estivi per consentire ai frequentatori della Scuola addestramento tennis di svolgere l’attività didattica anche nel periodo autunno-invernale. Altro scopo, istituire una borsa di studio “Alberto Guarini” consistente nel finanziare annualmente la partecipazione ad uno stage di addestramento presso un centro estivo nazionale della Fit per un allievo della Scuola addestramento Tennis distintosi per i risultati tecnici e comportamentali.
Da ultimo, quale migliore rappresentazione dello spirito dell’obiettivo raggiunto, i bambini e i ragazzi della Scuola addestramento tennis 2018/2019, si sono esibiti sotto la guida del loro staff tecnico. Erano presenti il presidente del Comitato Regionale Fit, Francesco Mantegazza, i consiglieri regionali Enzo Sferra e Alessandro Dell’Aquila, il delegato provinciale Fit, Francesco Ruggiero, e il delegato provinciale del Coni, Oronzo Pennetta.