L’Enel ospita Milano capolista. È già clima play-off e tutto esaurito
Non poteva esserci finale di stagione migliore per preparare i ragazzi di Bucchi ai play-off: domenica arriva al Pala Pentassuglia la capolista Milano, e poi ci sarà la chiusura di regular season a Reggio Emilia, contro quella Grissin Bon che potrebbe essere l'avversaria dell'Enel nel primo turno della fase finale del campionato di Serie A Beko
BRINDISI - Non poteva esserci finale di stagione migliore per preparare i ragazzi di Bucchi ai play-off: domenica arriva al Pala Pentassuglia la capolista Milano, e poi ci sarà la chiusura di regular season a Reggio Emilia, contro quella Grissin Bon che potrebbe essere l’avversaria dell’Enel nel primo turno della fase finale del campionato di Serie A Beko.
A Brindisi domani arriva una Emporio Armani che in settimana ha definito l’acquisto del play congolese di cittadinanza belga Jonathan Tabu, proveniente dall’Alba Berlino e già visto a Cantù e Cremona. Per lui quest’anno pochi minuti di gioco a causa di un infortunio: non sarà certo il giocatore decisivo per coach Banchi, ma sarà utile nelle rotazioni.
Le statistiche non sono dalla parte dei padroni di casa: Brindisi ha sempre perso alla ventinovesima giornata e negli scontri diretti Milano conduce 17-2 (7-2 al Pala Pentassuglia). Quest’anno Brindisi e Milano si sono già affrontate tre volte (semifinale di SuperCoppa, semifinale di Coppa Italia e andata di campionato) e gli uomini di Banchi hanno sempre vinto.
Coach Bucchi festeggia le 600 partite in serie A (339 vinte), che lo mettono all’undicesimo posto della classifica assoluta. Sarebbe il caso di festeggiare, regalando all’Armani la terza sconfitta consecutiva in trasferta, dopo quelle di Caserta e Capo d’Orlando.
Proprio sul nome di Bucchi intanto si moltiplicano le voci di mercato: in settimana la Gazzetta dello Sport ha fatto il suo nome per la panchina di
"Brindisi è ancora una volta ai play-off: ennesimo obiettivo stagionale raggiunto dopo la partecipazione alla Final Eight e all’ottima figura fatta in EuroChallenge. Forse qualcuno dava per scontato tutto ciò ma non è corretto tale modo di pensare: basta volgere lo sguardo a squadre che hanno speso più di noi ma sono fuori dalla seconda fase del campionato. Sono passati quattro anni da quando ho messo piede a Brindisi e credo di aver mantenuto la promessa prima di ritornare in A, poi di restarci e, ancora, di raggiungere i piani alti della pallacanestro nazionale".
"In questo percorso si sono ottenuti risultati di rilievo che rappresentano una solida base, un blocco stabile e proteso alla continuità per migliorarsi ancora. In più, Brindisi ha cambiato molto, anno dopo anno, eppure si è fatto sempre un passo in avanti in più: non è stato facile ed è il frutto di tanto lavoro. Motivo di grande soddisfazione, quindi. Con Milano sarà la mia presenza su una panchina di A numero 600 e sono contento e soddisfatto che una buona parte sia legata a Brindisi. In me è sempre vivo l’ardore, la passione per questo lavoro e che mi spinge, in particolare, a far sempre di più per questa squadra, per questa società, per questa città".
A prescindere da come andrà a finire, sarà bene ricordare che con Bucchi in panchina, e Giuliani e Marino al suo fianco, il basket brindisino ha raggiunto i risultati più importanti della sua storia.
Ora però c’è da pensare a Milano. Al Pala Pentassuglia domani sarà ovviamente tutto esaurito. Palla a due alle ore 20.30, con diretta radiofonica su CiccioRiccio e differita su GazzettaTv e Gazzetta.it alle 22.25.