L'uomo della vela a Brindisi annuncia: "Dopo questa regata passo il timone ad altri"
BRINDISI – Non se ne è accorto quasi nessuno. Almeno per ora, ed escluso chi è più vicino al Circolo della Vela Brindisi. Ma tutto è scritto nelle ultime righe del saluto agli armatori che vorranno iscriversi alla XXV Regata Internazionale della Brindisi-Corfù, nella terza pagina del bando di regata. Livio Georgevich dopo un quarto di secolo saluta e passa la mano. Proprio lui, l’uomo che sta dietro la crescita della grande vela a Brindisi. Quello di una regata cominciata con 6 barche (inclusa la sua, Blitz Pascià) nel 1986, e arrivata all’edizione del quarto di secolo con oltre cento equipaggi al via da qualche anno a questa parte, e diventata una delle prove del Campionato Italiano di Vela d’Altura assieme ad eventi altisonanti come la Giraglia, la Tre Golfi e la Roma per Tutti.
BRINDISI – Non se ne è accorto quasi nessuno. Almeno per ora, ed escluso chi è più vicino al Circolo della Vela Brindisi. Ma tutto è scritto nelle ultime righe del saluto agli armatori che vorranno iscriversi alla XXV Regata Internazionale della Brindisi-Corfù, nella terza pagina del bando di regata. Livio Georgevich dopo un quarto di secolo saluta e passa la mano. Proprio lui, l’uomo che sta dietro la crescita della grande vela a Brindisi. Quello di una regata cominciata con 6 barche (inclusa la sua, Blitz Pascià) nel 1986, e arrivata all’edizione del quarto di secolo con oltre cento equipaggi al via da qualche anno a questa parte, e diventata una delle prove del Campionato Italiano di Vela d’Altura assieme ad eventi altisonanti come la Giraglia, la Tre Golfi e la Roma per Tutti.
Brindisi città di basket, di tennis, di ginnastica, di calcio ma anche di vela. Il Campionato Mondiale ORC del 2009 non si può dimenticare. Provate a organizzarne uno. E i campionati nazionali femminili di match racing, la fiducia della Federazione Italiana Vela e di quella internazionale, l’Isaf. Adesso il progetto per portare entro tre anni la vela nella scuola. Al CV Brindisi si lavora in diversi, ma il motore è sempre stato ed è Livio Georgevich, origini turche, poliglotta, profondo conoscitore del mondo della vela e di questa città, Brindisi, che ancora stenta ad affacciarsi in massa sul mare pur avendo tradizioni remiere, di cabotaggio, la Valigia delle Indie, fortezze sull’acqua, ammiragli-corsari, crociate, Marina Militare, e tanto ancora nella sua storia.
Lui, Georgevich – che comunque prima di dare per scontato il passaggio del timone ad altri dovrà vedersela con un bel po’ di amici- ha creduto in ogni progetto avviato, ed ha saputo guidarlo in porto. La Brindisi-Corfù è una delle poche cose certe di Brindisi, come la festa patronale. Si fa a giugno, e basta. Questa volta però la flotta si sistemerà sul lungomare. Per il quarto di secolo bisogna rendere fisico il rapporto con il centro storico, i cittadini. Bisogna presentare agli equipaggi Brindisi, e a Brindisi queste persone che si fanno anche 4-500 miglia, e volte più per venire alla traversata sino a Kassiopi. E’ straordinario, ma Brindisi e la regata si stimano, l’una parla dell’altra, ma si conoscono ancora poco.